Giosuè - Audio Bibbia Nuova Diodati - Corso di Discepolato

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Giosuè

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L'Eterno affida a Giosuè la guida del popolo
1:1  Dopo la morte di Mosè, servo dell'Eterno, avvenne che l'Eterno parlò a  Giosuè, figlio di Nun, ministro di Mosè, e gli disse: 2 «Mosè, mio  servo, è morto; or dunque alzati, passa questo Giordano, tu e tutto  questo popolo, verso il paese che io do loro, ai figli d'Israele. 3 Io  vi ho dato ogni luogo che la pianta del vostro piede calcherà, come ho  detto a Mosè. 4 Il tuo territorio si estenderà dal deserto e da questo  Libano fino al grande fiume, il fiume Eufrate, tutto il paese degli  Hittei fino al Mar Grande, a ovest. 5 Nessuno ti potrà resistere tutti i  giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te; io  non ti lascerò e non ti abbandonerò. 6 Sii forte e coraggioso, perché tu  metterai questo popolo in possesso del paese che giurai ai loro padri  di dare loro. 7 Solo sii forte e molto coraggioso, cercando di agire  secondo tutta la legge che Mosè, mio servo, ti ha prescritto; non  deviare da essa né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque  andrai. 8 Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca,  ma meditalo giorno e notte, cercando di agire secondo tutto ciò che vi è  scritto, perché allora riuscirai nelle tue imprese, allora prospererai.  9 Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non aver paura e  non sgomentarti, perché l'Eterno, il tuo DIO, è con te dovunque tu  vada».

Giosuè impartisce ordini
10  Allora Giosuè comandò agli ufficiali del popolo, dicendo: 11 «Passate  in mezzo all'accampamento e date quest'ordine al popolo, dicendo: Fatevi  delle provviste di viveri, perché entro tre giorni passerete questo  Giordano per andare ad occupare il paese che l'Eterno, il vostro DIO, vi  dà in eredità». 12 Giosuè parlò pure ai Rubeniti, ai Gaditi e alla  mezza tribù di Manasse, e disse loro: 13 «Ricordatevi della parola che  Mosè, servo dell'Eterno, vi comandò quando vi disse: "L'Eterno, il  vostro DIO, vi ha concesso riposo e vi ha dato questo paese. 14 Le  vostre mogli, i vostri piccoli e il vostro bestiame rimarranno nel paese  che Mosè vi ha dato di qua dal Giordano; ma voi, tutti i vostri  guerrieri valorosi passerete armati davanti ai vostri fratelli, e li  aiuterete, 15 finché l'Eterno avrà dato riposo ai vostri fratelli come a  voi, e avranno anch'essi preso possesso del paese che l'Eterno, il  vostro DIO, dà loro. Allora potrete ritornare ad occupare il paese che  vi appartiene, e che Mosè, servo dell'Eterno, vi ha dato di qua dal  Giordano verso est"». 16 Essi allora risposero a Giosuè, dicendo: «Noi  faremo tutto quello che ci comandi e andremo dovunque ci manderai. 17  Come abbiamo ubbidito in ogni cosa a Mosè, così ubbidiremo a te.  Soltanto sia con te l'Eterno, il tuo DIO, come è stato con Mosè! 18  Chiunque si ribella ai tuoi ordini e non ubbidisce alle tue parole, in  tutto ciò che gli comandi, sarà messo a morte. Solo sii forte e  coraggioso!».

Rahab dà rifugio alle spie
2:1  Or Giosuè, figlio di Nun, mandò due uomini da Scittim per spiare di  nascosto, dicendo: «Andate, ispezionate il paese e Gerico». Così essi  andarono ed entrarono in casa di una prostituta, chiamata Rahab, e là  alloggiarono. 2 La cosa fu riferita al re di Gerico, e gli fu detto:  «Ecco, alcuni dei figli d'Israele sono venuti qui questa notte per  esplorare il paese». 3 Allora il re di Gerico mandò a dire a Rahab: «Fa'  uscire gli uomini che sono venuti da te e sono entrati in casa tua,  perché sono venuti a esplorare tutto il paese». 4 Ma la donna prese i  due uomini e li nascose; poi disse: «È vero, quegli uomini sono venuti  da me, ma non sapevo di dove fossero. 5 Al momento in cui si chiudeva la  porta della città, quando era buio, quegli uomini sono usciti; dove  siano andati non lo so; inseguiteli subito, perché li potete  raggiungere». 6 (Essa invece li aveva fatti salire sul tetto e li aveva  nascosti fra gli steli di lino, che aveva disteso sul tetto). 7 Essi  allora li inseguirono sulla strada del Giordano, verso i guadi; e non  appena gli inseguitori furono usciti, la porta fu chiusa. 8 Or prima che  le spie si addormentassero, Rahab salì da loro sul tetto, 9 e disse a  quegli uomini: «Io so che l'Eterno vi ha dato il paese, che il terrore  di voi è caduto su di noi, e che tutti gli abitanti del paese vengono  meno dalla paura davanti a voi. 10 Poiché noi abbiamo udito come  l'Eterno asciugò le acque del Mar Rosso davanti a voi quando usciste  dall'Egitto, e ciò che faceste ai due re degli Amorei, di là dal  Giordano, Sihon e Og, che votaste allo sterminio. 11 All'udire queste  cose, il nostro cuore è venuto meno e non è più rimasto coraggio in  alcuno a motivo di voi, perché l'Eterno, il vostro DIO, è DIO lassù nei  cieli e quaggiù sulla terra. 12 Or dunque, vi prego, giuratemi per  l'Eterno che, come io vi ho usato clemenza, anche voi userete clemenza  con la casa di mio padre; datemi quindi un segno sicuro 13 che lascerete  in vita mio padre, mia madre, i miei fratelli, le mie sorelle e tutto  ciò che appartiene loro, e che risparmierete le nostre vite dalla  morte». 14 Quegli uomini le risposero: «Le nostre vite per le vostre,  purché non sveliate questo nostro affare; e quando l'Eterno ci darà il  paese, noi ti tratteremo con clemenza e lealtà».

La promessa fatta a Rahab
15  Allora ella li calò dalla finestra con una corda, perché la sua casa si  trovava sulle mura della città, ed essa abitava sulle mura. 16 E disse  loro: «Andate verso il monte, affinché i vostri inseguitori non vi  abbiano a trovare; e rimanete nascosti là tre giorni, finché i vostri  inseguitori siano ritornati; poi andrete per la vostra strada». 17  Allora quegli uomini le dissero: «Noi saremo sciolti dal giuramento che  ci hai fatto fare, 18 a meno che, quando entreremo nel paese, tu  attacchi alla finestra per la quale ci fai scendere questa cordicella di  filo scarlatto e raduni in casa presso di te tuo padre, tua madre, i  tuoi fratelli e tutta la famiglia di tuo padre. 19 Se però qualcuno esce  fuori dalla porta di casa tua, il suo sangue ricadrà sul suo capo, e  noi non ne avremo colpa; ma il sangue di chiunque sarà con te in casa  ricadrà sul nostro capo, se qualcuno gli metterà le mani addosso. 20 Ma  se tu riveli questo nostro affare, saremo sciolti dal giuramento che ci  hai fatto fare». 21 Ella disse: «Sia come avete detto». Poi li congedò, e  quelli se ne andarono. Essa allora legò la cordicella scarlatta alla  finestra. 22 Quelli dunque partirono e andarono sul monte, dove rimasero  tre giorni, finché furono ritornati gli inseguitori; gli inseguitori li  avevano cercati per tutta la strada, senza però trovarli. 23 Così i due  uomini ritornarono, scesero dal monte, passarono il Giordano e vennero  da Giosuè, figlio di Nun, e gli raccontarono tutto quanto era loro  accaduto. 24 E dissero a Giosuè: «Certamente l'Eterno ha dato in nostra  mano tutto il paese; e già tutti gli abitanti del paese vengono meno  dalla paura davanti a noi».

Il passaggio miracoloso del Giordano
3:1  Giosuè si levò al mattino presto; partirono quindi da Scittim e  arrivarono al Giordano, lui e tutti i figli d'Israele, e là si fermarono  prima di attraversare. 2 Al termine di tre giorni, gli ufficiali  passarono per tutto l'accampamento, 3 e diedero al popolo quest'ordine,  dicendo: «Quando vedrete l'arca del patto dell'Eterno, il vostro DIO,  portata dai sacerdoti levitici, partirete dal vostro luogo e la  seguirete. 4 Ma tra voi e l'arca vi sarà una distanza di circa duemila  cubiti. Non avvicinatevi ad essa, affinché possiate riconoscere la via  per la quale dovete andare, perché prima d'ora non siete mai passati per  questa via». 5 E Giosuè disse al popolo: «Santificatevi, perché domani  l'Eterno farà meraviglie in mezzo a voi». 6 Poi Giosuè parlò ai  sacerdoti, dicendo: «Prendete l'arca del patto e passate davanti al  popolo». Così essi presero l'arca del patto e si incamminarono davanti  al popolo. 7 Allora l'Eterno disse a Giosuè: «Oggi comincerò a renderti  grande agli occhi di tutto Israele, affinché riconoscano che come fui  con Mosè, così sarò con te. 8 Tu perciò da' quest'ordine ai sacerdoti  che portano l'arca del patto, dicendo: "Quando sarete giunti ai margini  delle acque del Giordano, vi fermerete nel Giordano"». 9 Giosuè allora  disse ai figli d'Israele: «Avvicinatevi e ascoltate le parole  dell'Eterno, il vostro DIO». 10 Poi Giosuè disse: «Da questo  riconoscerete che il Dio vivente è in mezzo a voi e che certamente  scaccerà davanti a voi i Cananei, gli Hittei, gli Hivvei, i Perezei, i  Ghirgasei, gli Amorei e i Gebusei: 11 ecco, l'arca del patto del Signore  di tutta la terra sta per passare davanti a voi nel Giordano. 12 Or  dunque prendete dodici uomini tra le tribù d'Israele, uno per ogni  tribù. 13 E avverrà che, non appena le piante dei piedi dei sacerdoti  che portano l'arca dell'Eterno, il Signore di tutta la terra, si  poseranno nelle acque del Giordano, le acque del Giordano saranno  divise, e le acque che scendono dall'alto si fermeranno in un mucchio».  14 Così, quando il popolo levò le tende per passare il Giordano, i  sacerdoti che portavano l'arca del patto camminavano davanti al popolo.  15 Or appena quelli che portavano l'arca giunsero al Giordano e i piedi  dei sacerdoti che portavano l'arca si immersero ai margini delle acque  (il Giordano è in piena fin sopra le sue sponde per tutto il tempo della  messe), 16 le acque che scendevano dall'alto si fermarono e si  elevarono in un mucchio, fino molto al di sopra di Adam, la città che si  trova presso Tsartan; così le acque che scendevano verso il mare  dell'Arabah, il Mar Salato, furono interamente separate da esse; e il  popolo passò di fronte a Gerico. 17 I sacerdoti che portavano l'arca del  patto dell'Eterno si fermarono all'asciutto in mezzo al Giordano,  mentre tutto Israele passava all'asciutto, finché tutto il popolo ebbe  finito di attraversare il Giordano.

Le dodici pietre commemorative erette a Ghilgal
4:1  Quando tutto il popolo ebbe finito di attraversare il Giordano,  l'Eterno parlò a Giosuè, dicendo: 2 «Prendete tra il popolo dodici  uomini, uno per ogni tribù, 3 e date loro quest'ordine, dicendo:  "Prendete dodici pietre da qui, di mezzo al Giordano, esattamente dal  luogo dove i piedi dei sacerdoti si erano fermati; portatele con voi di  là dal fiume e deponetele nel luogo dove accamperete questa notte"». 4  Allora Giosuè chiamò i dodici uomini che aveva designato tra i figli  d'Israele, un uomo per ogni tribù, 5 e Giosuè disse loro: «Passate  davanti all'arca dell'Eterno, il vostro DIO, in mezzo al Giordano, e  ciascuno di voi prenda sulle spalle una pietra, secondo il numero delle  tribù dei figli d'Israele, 6 affinché questo sia un segno in mezzo a  voi. Quando in futuro i vostri figli vi domanderanno, dicendo: "Che cosa  sono per voi queste pietre?", 7 voi risponderete loro: "Le acque del  Giordano furono divise davanti all'arca del patto dell'Eterno; quando  essa passò il Giordano, le acque del Giordano furono divise, e queste  pietre saranno per i figli d'Israele un ricordo per sempre"». 8 I figli  d'Israele fecero esattamente come Giosuè aveva comandato: presero dodici  pietre di mezzo al Giordano, come l'Eterno aveva detto a Giosuè, in  base al numero delle tribù dei figli d'Israele, e le portarono con loro  di là dal fiume nel posto dove dovevano passare la notte, e le deposero  là. 9 Giosuè eresse pure dodici pietre in mezzo al Giordano, nel luogo  dove si erano fermati i piedi dei sacerdoti che portavano l'arca del  patto; e sono rimaste là fino al giorno d'oggi. 10 I sacerdoti che  portavano l'arca rimasero fermi in mezzo al Giordano finché fu eseguito  tutto ciò che l'Eterno aveva comandato a Giosuè di dire al popolo, in  base a tutto ciò che Mosè aveva comandato a Giosuè. E il popolo si  affrettò a passare. 11 Quando tutto il popolo ebbe finito di passare,  l'arca dell'Eterno e i sacerdoti passarono in presenza del popolo. 12 I  figli di Ruben, i figli di Gad e mezza tribù di Manasse passarono armati  in testa ai figli d'Israele, come Mosè aveva loro detto. 13 Circa  quarantamila uomini in assetto di guerra passarono davanti all'Eterno  nelle pianure di Gerico, pronti a combattere. 14 In quel giorno,  l'Eterno rese grande Giosué agli occhi di tutto Israele; ed essi lo  temettero come avevano temuto Mosè tutti i giorni della sua vita. 15 Poi  l'Eterno parlò a Giosuè e gli disse: 16 «Comanda ai sacerdoti che  portano l'arca della Testimonianza di uscire dal Giordano». 17 Allora  Giosuè comandò ai sacerdoti dicendo: «Uscite dal Giordano». 18 E avvenne  che, come i sacerdoti che portavano l'arca del patto dell'Eterno furono  usciti di mezzo al Giordano e le piante dei loro piedi si posarono  sulla terra asciutta, le acque del Giordano tornarono al loro posto e  fluirono come prima all'altezza delle sue sponde. 19 Il popolo uscì dal  Giordano il decimo giorno del primo mese e si accampò a Ghilgal,  all'estremità orientale di Gerico. 20 Quelle dodici pietre che avevano  prese dal Giordano, Giosuè le eresse in Ghilgal. 21 Poi parlò ai figli  d'Israele e disse loro: «Quando in futuro i vostri figli domanderanno ai  loro padri dicendo: "Che cosa sono queste pietre?", 22 voi farete  sapere ai vostri figli, dicendo: "Israele ha attraversato questo  Giordano all'asciutto, 23 perché l'Eterno, il vostro DIO, prosciugò le  acque del Giordano davanti a voi finché foste passati, come l'Eterno, il  vostro Dio, fece al Mar Rosso, che prosciugò davanti a noi finché fummo  passati, 24 perché tutti i popoli della terra riconoscano che la mano  dell'Eterno è potente, e voi temiate sempre l'Eterno, il vostro DIO"».

La circoncisione e la celebrazione della Pasqua
5:1  Quando tutti i re degli Amorei che erano di là dal Giordano verso ovest  e tutti i re dei Cananei che erano presso il mare vennero a sapere che  l'Eterno aveva prosciugato le acque del Giordano davanti ai figli  d'Israele finché furono passati, il loro cuore venne meno e non rimase  più in loro alcun coraggio di fronte ai figli d'Israele. 2 In quel tempo  l'Eterno disse a Giosuè: «Fatti dei coltelli di pietra e torna di nuovo  a circoncidere i figli d'Israele». 3 Così Giosuè si fece dei coltelli  di pietra e circoncise i figli d'Israele sul colle di Haaraloth. 4  Questo fu il motivo per cui Giosuè li circoncise: tutto il popolo che  era uscito dall'Egitto, i maschi, tutti gli uomini di guerra, erano  morti nel deserto lungo la strada, dopo essere usciti dall'Egitto. 5  Mentre tutto il popolo uscito dall'Egitto era circonciso, tutto il  popolo nato nel deserto, lungo la strada dopo l'uscita dall'Egitto, non  era stato circonciso. 6 Infatti i figli d'Israele avevano camminato  quarant'anni nel deserto finché tutto il popolo, cioè gli uomini di  guerra che erano usciti dall'Egitto, furono distrutti, perché non  avevano ubbidito alla voce dell'Eterno. Ad essi l'Eterno aveva giurato  che non avrebbe fatto loro vedere il paese che aveva giurato ai loro  padri di darci, un paese dove scorre latte e miele. 7 Così Giosuè  circoncise i loro figli, che Dio aveva suscitato al loro posto, perché  erano incirconcisi, non essendo stati circoncisi lungo la strada. 8  Quando si finì di circoncidere tutto il popolo, essi rimasero al loro  posto nell'accampamento, finché furono guariti. 9 Allora l'Eterno disse a  Giosuè: «Oggi ho rimosso da voi il vituperio d'Egitto», e quel luogo fu  chiamato Ghilgal fino a questo giorno. 10 I figli d'Israele si  accamparono a Ghilgal e celebrarono la Pasqua il quattordicesimo giorno  del mese, sull'imbrunire, nelle pianure di Gerico. 11 Il giorno dopo la  Pasqua mangiarono dei prodotti del paese, pane azzimo e grano arrostito  in quello stesso giorno. 12 Il giorno dopo che ebbero mangiato dei  prodotti del paese, la manna cessò; così i figli d'Israele non ebbero  più manna, ma quell'anno mangiarono dei frutti del paese di Canaan.

Comparsa del capo dell'esercito dell'Eterno
13  Or avvenne che, mentre Giosuè era presso Gerico, alzò gli occhi e  guardò, ed ecco un uomo gli stava davanti, con in mano la sua spada  sguainata. Giosuè gli andò incontro e gli disse: «Sei tu per noi o per i  nostri nemici?». 14 Egli rispose: «No, io sono il capo dell'esercito  dell'Eterno; arrivo in questo momento». Allora Giosuè cadde con la  faccia a terra, si prostrò e gli disse: «Che cosa vuol dire il mio  Signore al suo servo?». 15 Il capo dell'esercito dell'Eterno disse a  Giosuè: «Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo dove stai è  santo». E Giosuè fece così.

La conquista di Gerico
6:1  Or Gerico era chiusa e saldamente sbarrata per paura dei figli  d'Israele; nessuno usciva e nessuno entrava. 2 L'Eterno disse a Giosuè:  «Vedi, io ti ho dato in mano Gerico, il suo re e i suoi valorosi  guerrieri. 3 Voi tutti, uomini di guerra, marcerete intorno alla città,  girerete intorno alla città una volta. Così farai per sei giorni. 4  Sette sacerdoti porteranno davanti all'arca sette trombe di corno di  montone; ma il settimo giorno girerete intorno alla città sette volte, e  i sacerdoti suoneranno le trombe. 5 Quando essi suoneranno a distesa il  corno di montone e voi udrete il suono della tromba, tutto il popolo  darà in un grande grido; allora le mura della città crolleranno  sprofondando, e il popolo salirà ciascuno diritto davanti a sé». 6 Così  Giosuè, figlio di Nun, chiamò i sacerdoti e disse loro: «Prendete l'arca  del patto, e sette sacerdoti portino sette trombe di corno di montone  davanti all'arca dell'Eterno». 7 Poi disse al popolo: «Andate avanti e  marciate intorno alla città, e gli uomini armati marcino davanti  all'arca dell'Eterno». 8 Così, quando Giosuè ebbe parlato al popolo, i  sette sacerdoti che portavano le sette trombe di corno di montone  davanti all'Eterno si misero in marcia e suonarono le trombe; e l'arca  del patto dell'Eterno li seguiva. 9 Gli uomini armati marciavano davanti  ai sacerdoti che suonavano le trombe, mentre la retroguardia seguiva  l'arca; durante la marcia i sacerdoti suonavano le trombe. 10 Or Giosuè  aveva comandato al popolo, dicendo: «Non gridate, non fate neppure  sentire la vostra voce e non esca dalla vostra bocca alcuna parola, fino  al giorno in cui vi dirò: "Gridate!". Allora griderete». 11 Così fece  fare all'arca dell'Eterno il giro tutt'intorno alla città una volta; poi  ritornarono nell'accampamento e lì passarono la notte. 12 Giosuè si  levò la mattina di buon'ora, e i sacerdoti presero l'arca dell'Eterno.  13 I sette sacerdoti che portavano le sette trombe di corno di montone  davanti all'arca dell'Eterno avanzavano e suonavano le trombe. Gli  uomini armati marciavano davanti a loro mentre la retroguardia seguiva  l'arca dell'Eterno; durante la marcia i sacerdoti suonavano le trombe.  14 Il secondo giorno marciarono intorno alla città una volta, e  ritornarono poi all'accampamento. Così fecero per sei giorni. 15 Ma il  settimo giorno si alzarono presto, allo spuntar dell'alba, e marciarono  intorno alla città nello stesso modo sette volte; solo quel giorno  marciarono intorno alla città sette volte. 16 La settima volta, quando i  sacerdoti suonarono le trombe, Giosuè disse al popolo: «Gridate, perché  l'Eterno vi ha dato la città! 17 La città sarà votata allo sterminio,  essa e tutto ciò che è in essa. Soltanto Rahab la prostituta avrà salva  la vita, lei e tutti quelli che sono in casa con lei, perché nascose i  messaggeri che noi avevamo inviati. 18 Ma voi guardatevi bene da ciò che  è votato allo sterminio, per non essere voi stessi maledetti, prendendo  qualcosa di ciò che è votato allo sterminio, e rendiate così  l'accampamento d'Israele maledetto, attirando su di esso sventura. 19 Ma  tutto l'argento, l'oro e gli oggetti di bronzo e di ferro sono  consacrati all'Eterno; entreranno nel tesoro dell'Eterno». 20 Il popolo  dunque gridò quando i sacerdoti suonarono le trombe; e avvenne che,  quando il popolo udì il suono delle trombe, lanciò un grande grido, e le  mura crollarono sprofondando. Il popolo salì nella città, ciascuno  diritto davanti a sé, e s'impadronirono della città. 21 E votarono allo  sterminio tutto ciò che era nella città, passando a fil di spada uomini e  donne, fanciulli e vecchi, e persino buoi, pecore e asini. 22 Giosuè  disse quindi ai due uomini che avevano esplorato il paese: «Andate in  casa di quella prostituta e conducete fuori la donna e tutto ciò che le  appartiene, come le avete giurato». 23 Allora i giovani che avevano  esplorato il paese andarono e condussero fuori Rahab, suo padre, sua  madre, i suoi fratelli e tutto ciò che le apparteneva; così condussero  fuori tutti i suoi parenti e li lasciarono fuori dell'accampamento  d'Israele. 24 Poi diedero fuoco alla città e a tutto ciò che conteneva;  presero soltanto l'argento, l'oro e gli oggetti di bronzo e di ferro,  che misero nel tesoro della casa dell'Eterno. 25 Ma Giosuè lasciò in  vita Rahab la prostituta, la famiglia di suo padre e tutto ciò che le  apparteneva; così essa ha dimorato in mezzo ad Israele fino al giorno  d'oggi, perché aveva nascosto i messaggeri che Giosuè aveva mandato ad  esplorare Gerico. 26 Quel giorno Giosuè fece questo giuramento dicendo:  «Sia maledetto davanti all'Eterno l'uomo che si leverà a ricostruire  questa città di Gerico! Egli ne getterà le fondamenta sul suo  primogenito, e ne alzerà le porte sul figlio minore». 27 L'Eterno era  con Giosuè, e la sua fama si sparse per tutto il paese.

La disfatta d'Israele ad Ai, a motivo del peccato di Akan
7:1  Ma i figli d'Israele commisero una trasgressione circa le cose votate  allo sterminio, perché Akan, figlio di Karmi, figlio di Zabdi, figlio di  Zerah, della tribù di Giuda, prese delle cose votate allo sterminio, e  l'ira dell'Eterno si accese contro i figli d'Israele. 2 Giosuè intanto  mandò uomini da Gerico ad Ai, che è vicina a Beth-Aven a est di Bethel, e  disse loro: «Salite ad esplorare il paese». Così gli uomini salirono ad  esplorare Ai. 3 Poi tornarono da Giosuè e gli dissero: «Non è  necessario che salga tutto il popolo; ma salgano un due o tremila uomini  ad attaccare Ai; non far affaticare tutto il popolo là, perché quei di  Ai sono in pochi». 4 Così vi salirono circa tremila uomini scelti tra il  popolo, ma di fronte agli uomini di Ai si diedero alla fuga. 5 Gli  uomini di Ai ne uccisero circa trentasei; li inseguirono dalla porta  della città fino a Scebarim, colpendoli nella discesa. E il cuore del  popolo venne meno e divenne come acqua. 6 Giosuè allora si stracciò le  vesti e si gettò col viso a terra, davanti all'arca dell'Eterno fino  alla sera, lui e gli anziani d'Israele, e sparsero polvere sul loro  capo. 7 Quindi Giosuè disse: «O Signore, Eterno, perché hai fatto  passare il Giordano a questo popolo per darci nelle mani degli Amorei e  farci perire? Oh, ci fossimo accontentati di restare al di là del  Giordano! 8 Oh Signore, che posso dire dopo che Israele ha voltato le  spalle ai suoi nemici? 9 I Cananei e tutti gli abitanti del paese lo  verranno a sapere, ci accerchieranno e faranno sparire il nostro nome  dalla terra; che farai tu allora per il tuo grande nome?». 10 Ma  l'Eterno disse a Giosuè: «Alzati! Perché rimani prostrato con la faccia a  terra? 11 Israele ha peccato; essi hanno trasgredito il patto che io  avevo loro comandato; hanno perfino preso delle cose votate allo  sterminio, e hanno rubato e mentito; e poi le hanno messe fra i loro  bagagli. 12 Per questo i figli d'Israele non possono tener fronte ai  loro nemici, e hanno voltato le spalle davanti ai loro nemici, perché  sono divenuti essi stessi maledetti. Io non sarò più con voi, se non  distruggete le cose votate allo sterminio di mezzo a voi. 13 Lèvati,  santifica il popolo e digli: Santificatevi per domani, perché così ha  detto l'Eterno, il DIO d'Israele: "O Israele, in mezzo a te ci sono  delle cose votate allo sterminio. Tu non potrai tener fronte ai tuoi  nemici, finché non abbiate tolto le cose votate allo sterminio di mezzo a  voi. 14 Domattina dunque vi presenterete tribù per tribù, e la tribù  che l'Eterno designerà si presenterà famiglia per famiglia, e la  famiglia che l'Eterno designerà si presenterà casa per casa, e la casa  che l'Eterno designerà si presenterà persona per persona. 15 E colui che  sarà trovato con le cose votate allo sterminio sarà dato alle fiamme,  lui e tutto ciò che gli appartiene, perché ha trasgredito il patto  dell'Eterno e ha commesso una cosa malvagia in Israele"». 16 Giosuè  dunque si alzò al mattino presto e fece accostare Israele tribù per  tribù; e la tribù di Giuda fu designata. 17 Poi fece accostare le  famiglie di Giuda, e la famiglia degli Zarhiti fu designata. Poi fece  accostare la famiglia degli Zarhiti persona per persona, e Zabdi fu  designato. 18 Poi fece accostare la casa di Zabdi persona per persona, e  fu designato Akan, figlio di Karmi, figlio di Zabdi, figlio di Zerah,  della tribù di Giuda. 19 Allora Giosuè disse ad Akan: «Figlio mio, ti  prego, da' gloria all'Eterno, il DIO d'Israele, confessa a lui e dimmi  ciò che hai fatto; non me lo nascondere». 20 Akan rispose a Giosuè e  disse: «In verità, sono io che ho peccato contro l'Eterno, il DIO  d'Israele e questo è ciò che ho fatto. 21 Quando vidi fra il bottino un  bel mantello di Scinar, duecento sicli d'argento e un lingotto d'oro del  peso di cinquanta sicli, li desiderai grandemente e li presi; ed ecco,  ora sono nascosti in terra in mezzo alla mia tenda; e l'argento è  sotto». 22 Allora Giosuè mandò dei messaggeri che corsero alla tenda; ed  ecco, il bottino era nascosto nella sua tenda, e l'argento stava sotto.  23 Essi lo presero di mezzo alla tenda, lo portarono a Giosuè e a tutti  i figli d'Israele, e lo deposero davanti all'Eterno. 24 Allora Giosuè, e  tutto Israele con lui, prese Akan, figlio di Zerah, l'argento, il  mantello, il lingotto d'oro, i suoi figli e le sue figlie, i suoi buoi, i  suoi asini, le sue pecore, la sua tenda e tutto ciò che gli  apparteneva, e li fece salire nella valle di Akor. 25 E Giosuè disse:  «Perché ci hai tu messi nei guai? L'Eterno metterà nei guai te questo  giorno!». E tutto Israele lo lapidò con pietre; e, dopo averli lapidati  con pietre, li bruciarono col fuoco. 26 Poi eressero sopra di lui un  gran mucchio di pietre, che dura fino al giorno d'oggi. E l'Eterno si  placò del furore della sua ira. Perciò quel luogo è stato chiamato fino  al giorno d'oggi valle di Akor.

Ai distrutta e i suoi abitanti sterminati
8:1  Poi l'Eterno disse a Giosuè: «Non aver paura e non sgomentarti. Prendi  con te tutti gli uomini di guerra, lèvati e sali contro Ai. Vedi, io ti  do nelle mani il re di Ai, il suo popolo, la sua città e il suo paese. 2  E tu farai ad Ai e al suo re come hai fatto a Gerico e al suo re;  prenderete per voi unicamente il suo bottino e il suo bestiame. Tendi  un'imboscata contro la città dietro ad essa». 3 Così Giosuè e tutti gli  uomini di guerra si levarono per salire contro Ai. Egli scelse  trentamila uomini, guerrieri valorosi, e li fece partire di notte, 4 e  comandò loro, dicendo: «Ecco, voi starete in agguato contro la città,  proprio dietro la città; non allontanatevi troppo dalla città, ma state  tutti pronti. 5 Poi io e tutta la gente che è con me ci avvicineremo  alla città; e quando essi usciranno contro di noi come la prima volta,  noi ci daremo alla fuga davanti a loro. 6 Essi usciranno ad inseguirci  finché noi li avremo tirati lontani dalla città, perché diranno:  "Fuggono davanti a noi come la prima volta". E, mentre noi fuggiremo  davanti a loro, 7 voi uscirete dall'agguato e prenderete la città,  perché l'Eterno, il vostro DIO, la darà nelle vostre mani. 8 Come avrete  preso la città, darete alle fiamme la città; farete come l'Eterno ha  comandato. Fate attenzione, questo è l'ordine che io vi do». 9 Così  Giosué li mandò, ed essi andarono al luogo dell'agguato e si fermarono  fra Bethel e Ai, dal lato ovest di Ai; ma Giosuè rimase quella notte in  mezzo al popolo. 10 Giosuè si alzò quindi al mattino presto, passò in  rivista il popolo e salì con gli anziani d'Israele alla testa del popolo  contro Ai. 11 Tutti gli uomini di guerra che erano con lui salirono e  si avvicinarono; così giunsero di fronte alla città e si accamparono a  nord di Ai. Tra loro ed Ai c'era una valle. 12 Allora egli prese circa  cinquemila uomini e li mise in agguato fra Bethel ed Ai, a ovest della  città. 13 Dopo che il popolo ebbe preso posizione, l'accampamento  centrale era a nord della città e gli uomini in agguato a ovest della  città, Giosuè quella notte si spinse avanti in mezzo alla valle. 14  Quando il re di Ai si accorse di questo, gli uomini della città si  alzarono in fretta al mattino presto e uscirono a combattere contro  Israele, il re e tutto il suo popolo, al punto convenuto di fronte  all'Arabah; ma il re non sapeva che c'era un agguato contro di lui  dietro la città. 15 Allora Giosuè e tutto Israele, fingendo di essere  battuti di fronte a loro, fuggirono in direzione del deserto. 16 Tutto  il popolo che era nella città fu chiamato a raccolta per inseguirli;  così inseguirono Giosuè e furono attirati lontano dalla città. 17 Non ci  fu uomo in Ai e in Bethel, che non uscisse dietro a Israele. Lasciarono  così la città aperta e inseguirono Israele. 18 Allora l'Eterno disse a  Giosuè: «Stendi la lancia che hai in mano verso Ai, perché io te la darò  nelle mani». E Giosuè stese la lancia che aveva in mano verso la città.  19 Come egli ebbe steso la mano, gli uomini in agguato si levarono in  fretta dal loro posto, entrarono nella città, la presero, e si  affrettarono a darla alle fiamme. 20 Quando gli uomini di Ai si  voltarono indietro, ecco, essi videro il fumo della città che saliva al  cielo; e non vi fu per loro alcuna possibilità di fuggire né da una  parte né dall'altra, perché il popolo che fuggiva in direzione del  deserto si voltò contro quelli che lo inseguivano. 21 Infatti, quando  Giosuè e tutto Israele videro che gli uomini in agguato avevano preso la  città e che il fumo della città si alzava in alto, tornarono indietro e  batterono gli uomini di Ai. 22 Anche gli altri uscirono dalla città  contro di loro; così quei di Ai si trovarono intrappolati in mezzo alle  forze d'Israele, avendo gli uni da un lato e gli altri dall'altro; e li  batterono finché non rimase più alcun superstite o fuggiasco. 23 Ma il  re di Ai lo presero vivo e lo condussero da Giosuè. 24 Quando Israele  ebbe finito di uccidere tutti gli abitanti di Ai nella campagna e nel  deserto dove essi lo avevano inseguito, e furono tutti passati a fil di  spada finché furono tutti sterminati, tutto Israele tornò verso Ai e la  mise a fil di spada. 25 Tutti quelli che caddero in quel giorno, uomini e  donne, furono dodicimila, tutta la gente di Ai. 26 Giosuè non ritirò la  mano che brandiva la lancia, finché non ebbe sterminato tutti gli  abitanti di Ai. 27 Israele prese per sé soltanto il bestiame e il  bottino di quella città, secondo l'ordine che l'Eterno aveva dato a  Giosuè. 28 Così Giosuè arse Ai e la ridusse a un cumulo di rovine per  sempre, una desolazione fino a questo giorno. 29 Fece quindi appendere  il re di Ai ad un albero e ve lo lasciò fino a sera; al tramonto del  sole, Giosuè ordinò che il suo cadavere fosse calato dall'albero, fosse  gettato all'ingresso della porta della città e vi ammassarono sopra un  grande mucchio di pietre, che rimane fino ad oggi.

Rinnovamento del patto sul monte Ebal
30  Allora Giosuè edificò un altare all'Eterno, il DIO d'Israele, sul monte  Ebal, 31 come Mosè, servo dell'Eterno, aveva comandato ai figli  d'Israele, come sta scritto nel libro della legge di Mosè, un altare di  pietre intatte sulle quali nessuno aveva passato alcun strumento di  ferro; poi su di esso offrirono olocausti all'Eterno e fecero sacrifici  di ringraziamento. 32 Là Giosuè scrisse su pietre una copia della legge,  che Mosè aveva scritto in presenza dei figli d'Israele. 33 Tutto  Israele, tanto gli stranieri che gl'Israeliti di nascita, i suoi  anziani, i suoi ufficiali e i suoi giudici stavano in piedi ai due lati  dell'arca, di fronte ai sacerdoti levitici che portavano l'arca del  patto dell'Eterno, una metà di fronte al monte Gherizim, l'altra metà di  fronte al monte Ebal, come Mosè, servo dell'Eterno, aveva prima  comandato, per benedire il popolo d'Israele. 34 Dopo questo, Giosuè  lesse tutte le parole della legge, le benedizioni e le maledizioni,  secondo tutto ciò che è scritto nel libro della legge. 35 Non vi fu  parola di tutto ciò che Mosè aveva comandato, che Giosuè non leggesse  davanti a tutta l'assemblea d'Israele, comprese le donne, i bambini e  gli stranieri che risiedevano in mezzo a loro.

L'inganno dei Gabaoniti
9:1  Ora, appena seppero queste cose, tutti i re che erano di qua dal  Giordano, nella regione montuosa, nella pianura e lungo tutta la costa  del Mar Grande verso il Libano, lo Hitteo, l'Amoreo, il Cananeo, il  Perezeo, lo Hivveo e il Gebuseo, 2 si radunarono insieme di comune  accordo per far guerra a Giosuè e a Israele. 3 Quando però gli abitanti  di Gabaon vennero a sapere ciò che Giosuè aveva fatto a Gerico e ad Ai, 4  giocarono d'astuzia e si misero in viaggio spacciandosi per  ambasciatori; essi caricarono sui loro asini sacchi consunti e vecchi  otri di vino strappati e rappezzati, 5 si misero ai piedi sandali vecchi  e strappati e addosso vesti logore; e tutto il pane delle loro  provviste era duro e sbriciolato. 6 Andarono così da Giosuè  all'accampamento di Ghilgal, e dissero a lui e agli uomini d'Israele:  «Noi siamo venuti da un paese lontano; or dunque fate alleanza con noi».  7 Ma gli uomini d'Israele risposero agli Hivvei: «Forse abitate in  mezzo a noi; come possiamo stringere alleanza con voi?». 8 Essi dissero a  Giosuè: «Noi siamo tuoi servi!». Giosuè disse loro: «Chi siete e da  dove venite?». 9 Allora essi gli risposero: «I tuoi servi sono venuti da  un paese molto lontano, a motivo del nome dell'Eterno, il tuo DIO,  perché abbiamo sentito parlare di lui e di tutto ciò che ha fatto in  Egitto, 10 come pure di tutto ciò che ha fatto ai due re degli Amorei di  là dal Giordano, a Sihon re di Heshbon e a Og re di Bashan, che abitava  ad Ashtaroth. 11 Perciò i nostri anziani e tutti gli abitanti del  nostro paese ci dissero: Prendete con voi delle provviste per il  viaggio, andate loro incontro e dite loro: "Noi siamo vostri servi; fate  dunque alleanza con noi". 12 Questo è il nostro pane che prendemmo come  provvista caldo dalle nostre case il giorno che partimmo per venire da  voi, e ora eccolo duro e sbriciolato; 13 e questi sono gli otri di vino  che riempimmo nuovi, ed eccoli rotti; e questi i nostri abiti e i nostri  sandali, che si sono logorati a motivo del viaggio molto lungo». 14  Allora gli uomini d'Israele presero alcune delle loro provviste, ma non  consultarono l'Eterno. 15 Così Giosuè fece pace con loro e stipulò con  loro il patto di lasciarli in vita; e i capi dell'assemblea si  obbligarono verso di loro con giuramento. 16 Ma tre giorni dopo che  avevano stipulato il patto con loro, vennero a sapere che quelli erano  loro vicini e abitavano in mezzo a loro. 17 Allora i figli d'Israele  partirono e giunsero alle loro città il terzo giorno; or le loro città  erano Gabaon, Kefirah, Beeroth e Kiriath-Jearim. 18 Ma i figli d'Israele  non li uccisero, perché i capi dell'assemblea avevano loro giurato nel  nome dell'Eterno, il DIO d'Israele. Tutta l'assemblea però mormorò  contro i capi. 19 Allora i capi dissero all'intera assemblea: «Noi  abbiamo giurato loro nel nome dell'Eterno, il DIO d'Israele; perciò non  li possiamo toccare. 20 Questo faremo loro: li lasceremo in vita per non  attirarci addosso l'ira dell'Eterno, a motivo del giuramento che  abbiamo fatto loro». 21 I capi dissero loro: «Vivano pure, ma siano  taglialegna e portatori d'acqua per tutta l'assemblea, come i capi  avevano loro detto». 22 Poi Giosuè li chiamò e parlò loro, dicendo:  «Perché ci avete ingannati, dicendo: "Noi abitiamo molto lontano da  voi", mentre abitate in mezzo a noi? 23 Ora dunque siete maledetti, e  non cesserete mai di essere schiavi, spaccalegna e portatori di acqua  per la casa del mio DIO». 24 Allora essi risposero a Giosuè e dissero:  «Era stato chiaramente riferito ai tuoi servi che il tuo DIO, l'Eterno,  aveva comandato al suo servo Mosè di darvi tutto il paese e di  sterminare davanti a voi tutti gli abitanti del paese. Perciò noi  abbiamo grandemente temuto per le nostre vite a causa vostra, e abbiamo  fatto questo. 25 Ed ora eccoci nelle tue mani; fa' a noi come ti sembra  buono e giusto». 26 Giosuè li trattò dunque così: li liberò dalle mani  dei figli d'Israele, perché questi non li uccidessero; 27 ma in quel  giorno li destinò ad essere spaccalegna e portatori d'acqua per  l'assemblea e per l'altare dell'Eterno, nel luogo che egli avrebbe  scelto, fino al giorno d'oggi.

Battaglia di Gabaon. Giosuè ferma il sole
10:1  Quando Adoni-Tsedek, re di Gerusalemme, seppe che Giosuè aveva preso Ai  e l'aveva votata allo sterminio, e che aveva fatto ad Ai e al suo re  quel che aveva fatto a Gerico e al suo re, e che gli abitanti di Gabaon  avevano fatto pace con gl'Israeliti ed erano in mezzo a loro, 2 fu preso  da grande paura, perché Gabaon era una grande città come una delle  città regali e perché era più grande di Ai, e tutti i suoi uomini erano  valorosi. 3 Perciò Adoni-Tsedek, re di Gerusalemme, mandò a dire a Hoham  re di Hebron, a Piram re di Jarmuth, a Jafia re di Lakish e a Debir re  di Eglon, dicendo: 4 «Salite da me e aiutatemi ad attaccare Gabaon,  perché ha fatto pace con Giosuè e con i figli d'Israele». 5 Così i  cinque re degli Amorei, il re di Gerusalemme, il re di Hebron, il re di  Jarmuth, il re di Lakish e il re di Eglon, si radunarono, salirono con  tutti i loro eserciti, si accamparono di fronte a Gabaon e  l'attaccarono. 6 Allora i Gabaoniti mandarono a dire a Giosuè, al campo  di Ghilgal: «Non negare il tuo aiuto ai tuoi servi; affrettati a salire  da noi, salvaci ed aiutaci, perché tutti i re degli Amorei che abitano  nella regione montuosa si sono radunati contro di noi». 7 Così Giosuè  salì da Ghilgal, lui con tutti gli uomini di guerra, tutti i guerrieri  valorosi. 8 L'Eterno disse a Giosuè: «Non aver paura di loro, perché li  ho dati nelle tue mani; nessuno di loro potrà resisterti». 9 Così Giosuè  piombò loro addosso all'improvviso perché aveva marciato tutta la notte  da Ghilgal. 10 Così l'Eterno li mise in rotta davanti ad Israele,  gl'inflisse una grande sconfitta presso Gabaon, li inseguì per la via  che sale a Beth-Horon e li battè fino ad Azekah e a Makkedah. 11 Mentre  fuggivano davanti a Israele ed erano alla discesa di Beth-Horon,  l'Eterno scagliò su di loro dal cielo delle grosse pietre fino ad  Azekah, ed essi perirono; quelli che morirono per la grandinata di  pietre furono più numerosi di quelli che i figli d'Israele uccisero con  la spada. 12 Il giorno che l'Eterno diede gli Amorei nelle mani dei  figli d'Israele, Giosuè parlò all'Eterno e disse in presenza d'Israele:  «Sole, fermati su Gabaon, e tu, luna, sulla valle di Ajalon!». 13 Così  il sole si fermò e la luna si arrestò, finché il popolo si fu vendicato  dei suoi nemici. Questo non sta forse scritto nel libro del Giusto? Così  il sole si fermò in mezzo al cielo e non si affrettò a tramontare per  quasi un giorno intero. 14 E non ci fu mai, né prima né dopo, un giorno  come quello, in cui l'Eterno abbia esaudito la voce di un uomo, perché  l'Eterno combatté per Israele. 15 Poi Giosuè, e tutto Israele con lui,  ritornò all'accampamento di Ghilgal.

Uccisione dei cinque re degli Amorei
16  Ma quei cinque re erano fuggiti e si erano nascosti nella caverna di  Makkedah. 17 La cosa fu riferita a Giosuè e gli fu detto: «I cinque re  sono stati trovati nascosti nella caverna di Makkedah». 18 Allora Giosuè  disse: «Rotolate grosse pietre contro l'entrata della caverna e  mettetevi degli uomini a far loro guardia. 19 Voi però non fermatevi, ma  inseguite i vostri nemici e colpite le retroguardie; non permettete  loro di entrare nelle loro città, perché l'Eterno, il vostro DIO, li ha  dati nelle vostre mani». 20 Quando Giosuè e i figli d'Israele ebbero  terminato di sterminarli con un grande massacro fino ad annientarli, e i  loro superstiti che sfuggirono si furono rifugiati nelle città  fortificate, 21 tutto il popolo ritornò sano e salvo da Giosuè  all'accampamento di Makkedah. Nessuno osò muovere la lingua contro  alcuno dei figli d'Israele. 22 Allora Giosuè disse: «Aprite l'ingresso  della caverna, tirate fuori dalla caverna quei cinque re e conduceteli  da me». 23 Così fecero; tirarono fuori dalla caverna quei cinque re, e  li condussero da lui, cioè: il re di Gerusalemme, il re di Hebron, il re  di Jarmuth, il re di Lakish e il re di Eglon. 24 Quando quei re furono  tirati fuori e condotti da Giosuè, Giosuè chiamò tutti gli uomini  d'Israele e disse ai capi degli uomini di guerra che erano andati con  lui: «Avvicinatevi e mettete i vostri piedi sul collo di questi re».  Essi si avvicinarono e misero i loro piedi sul loro collo. 25 Quindi  Giosuè disse loro: «Non abbiate paura, non sgomentatevi, siate forti e  coraggiosi, perché così farà l'Eterno a tutti i vostri nemici, contro  cui dovete combattere». 26 Dopo di ciò Giosuè li percosse e li fece  morire, quindi li fece appendere a cinque alberi, sui quali rimasero  appesi fino a sera. 27 Al tramontar del sole, Giosuè ordinò di calarli  dagli alberi e di gettarli nella caverna dove si erano nascosti; poi  all'ingresso della caverna misero delle grosse pietre, che sono rimaste  là fino al giorno d'oggi. 28 In quello stesso giorno Giosuè prese  Makkedah e la passò a fil di spada con il suo re; li votò allo sterminio  con tutte le persone che vi si trovavano; non vi lasciò neppure un  superstite e trattò il re di Makkedah come aveva trattato il re di  Gerico.

Conquista della Palestina del sud
29  Poi Giosuè, e tutto Israele con lui, passò da Makkedah a Libnah, e  attaccò Libnah. 30 L'Eterno diede anche questa città con il suo re nelle  mani d'Israele; e Giosuè la passò a fil di spada con tutte le persone  che vi si trovavano; non vi lasciò alcun superstite e trattò il suo re  come aveva trattato il re di Gerico. 31 Poi Giosuè, e tutto Israele con  lui, passò da Libnah a Lakish; si accampò contro di essa e l'attaccò. 32  E l'Eterno diede Lakish nelle mani d'Israele, che la prese il secondo  giorno e la passò a fil di spada, con tutte le persone che vi si  trovavano, esattamente come aveva fatto a Libnah. 33 Allora Horam, re di  Ghezer, salì in aiuto di Lakish; ma Giosuè battè lui e il suo popolo  fino a non lasciargli alcun superstite. 34 Poi Giosuè, e tutto Israele  con lui, passò da Lakish a Eglon; si accamparono contro di essa e  l'attaccarono. 35 La presero quello stesso giorno e la passarono a fil  di spada. In quello stesso giorno Giosuè votò allo sterminio tutte le  persone che vi si trovavano, esattamente come aveva fatto a Lakish. 36  Poi Giosuè, e tutto Israele con lui, salì da Eglon a Hebron e  l'attaccarono. 37 La presero e la passarono a fil di spada con il suo  re, con tutte le sue città e con tutte le persone che vi si trovavano;  non vi lasciò alcun superstite, esattamente come aveva fatto a Eglon; ma  la votò allo sterminio con tutte le persone che vi si trovavano. 38 Poi  Giosuè, e tutto Israele con lui, tornò verso Debir e l'attaccò. 39 La  prese con il suo re e con tutte le sue città; li passarono a fil di  spada e votarono allo sterminio tutte le persone che vi si trovavano;  non vi lasciò alcun superstite. Egli trattò Debir e il suo re come aveva  trattato Hebron, come aveva pure trattato Libnah e il suo re. 40 Giosuè  dunque battè tutto il paese, la regione montuosa, il Neghev, il  bassopiano, le pendici dei monti e tutti i loro re; non vi lasciò alcun  superstite, ma votò allo sterminio tutto ciò che aveva vita, come  l'Eterno, il DIO d'Israele, aveva comandato. 41 Così Giosuè li battè da  Kades-Barnea fino a Gaza e tutto il paese di Goscen fino a Gabaon. 42 In  una sola volta Giosuè prese tutti quei re e i loro paesi, perché  l'Eterno, il DIO d'Israele, combatteva per Israele. 43 Poi Giosuè, e  tutto Israele con lui, fece ritorno all'accampamento di Ghilgal.

Conquista della Palestina del nord
11:1  Quando Jabin, re di Hatsor, venne a sapere queste cose, mandò  messaggeri a Jobab re di Madon, al re di Scimron, al re di Akshaf, 2 ai  re che erano al nord nella regione montuosa, nell'Arabah, a sud di  Kinnereth, nel bassopiano e sulle alture di Dor, a ovest, 3 ai Cananei  che erano a est e a ovest, agli Amorei, agli Hittei, ai Perezei, ai  Gebusei nella regione montuosa, agli Hivvei ai piedi del monte Hermon  nel paese di Mitspah. 4 Così essi uscirono, essi e tutti i loro eserciti  con loro, una stragrande moltitudine come la sabbia che è sulla riva  del mare e con cavalli e carri in grandissima quantità. 5 Così tutti  questi re si riunirono e vennero ad accamparsi assieme presso le acque  di Merom, per combattere contro Israele. 6 Ma l'Eterno disse a Giosuè:  «Non aver paura a motivo di loro, perché domani a quest'ora li farò  vedere tutti uccisi davanti a Israele. Taglierai i garetti ai loro  cavalli e brucerai i loro carri». 7 Giosuè dunque, e tutta la gente di  guerra con lui, marciò all'improvviso contro di essi alle acque di Merom  e piombò su di loro; 8 e l'Eterno li diede nelle mani degli Israeliti, i  quali li batterono e li inseguirono fino a Sidone la grande, fino alle  acque di Misrefoth e fino alla valle di Mitspah, verso est; li batterono  fino a non lasciar loro alcun superstite. 9 Giosuè li trattò come gli  aveva detto l'Eterno: tagliò i garetti ai loro cavalli e bruciò i loro  carri. 10 In quello stesso tempo Giosuè ritornò e prese Hatsor, e uccise  il suo re con la spada, perché in passato Hatsor era stata la capitale  di tutti quei regni. 11 Passò a fil di spada tutte le persone che vi si  trovavano, votandole allo sterminio; non lasciò anima viva; poi diede  Hatsor alle fiamme. 12 Così Giosuè prese tutte le città di quei regni e  tutti i loro re e li passò a fil di spada, votandoli allo sterminio,  come aveva ordinato Mosè, servo dell'Eterno. 13 Ma Israele non arse  alcuna delle città poste sui colli, ad eccezione di Hatsor, la sola che  Giosuè incendiò. 14 I figli d'Israele presero per sé tutto il bottino di  quelle città e il bestiame, ma passarono a fil di spada tutti gli  uomini fino a sterminarli, e non lasciarono anima viva. 15 Come l'Eterno  aveva comandato a Mosè suo servo, così Mosè comandò a Giosuè, e così  fece Giosuè, il quale non trascurò nulla di tutto ciò che l'Eterno aveva  comandato a Mosè. 16 Giosuè dunque prese tutto quel paese, la regione  montuosa, tutto il Neghev, tutto il paese di Goscen, il bassopiano,  l'Arabah, la regione montuosa d'Israele e i suoi bassopiani, 17 dal  monte Holak che si eleva verso Seir, fino a Baal-Gad nella valle del  Libano ai piedi del monte Hermon; prese tutti i loro re, li colpì e li  mise a morte. 18 Giosuè combattè con tutti quei re a lungo. 19 Non ci fu  città che facesse pace con i figli d'Israele, eccetto gli Hivvei che  abitavano in Gabaon; le presero tutte combattendo. 20 Era infatti  l'Eterno stesso che induriva il loro cuore perché facessero guerra  contro Israele, affinché Israele li votasse allo sterminio senza usare  alcuna pietà verso di loro, ma li annientasse come l'Eterno aveva  comandato a Mosè. 21 In quello stesso tempo Giosuè si mise in marcia e  sterminò gli Anakiti della regione montuosa: di Hebron, di Debir, di  Anab, di tutta la regione montuosa di Giuda e di tutta la regione  montuosa d'Israele; Giosuè li votò al completo sterminio con le loro  città. 22 Non rimasero più Anakiti nel paese dei figli d'Israele; ne  rimasero solo alcuni in Gaza, in Gath e in Ashdod. 23 Così Giosuè prese  tutto il paese, esattamente come l'Eterno aveva detto a Mosè; Giosuè  quindi lo diede in eredità a Israele, secondo le loro divisioni per  tribù. E il paese ebbe riposo dalla guerra.

Elenco dei re vinti a est e a ovest del Giordano
12:1  Or questi sono i re del paese sconfitti dai figli d'Israele, che  presero possesso del loro territorio di là dal Giordano, verso l'est,  dal torrente Arnon fino al monte Hermon e tutta l'Arabah orientale: 2  Sihon, re degli Amorei, che abitava a Heshbon e dominava da Aroer, che è  sulle sponde del fiume Harnon, da metà del fiume e da metà di Galaad,  fino al fiume Jabbok, confine dei figli di Ammon; 3 e nella parte  orientale dell'Arabah dal mare di Kinnereth fino al mare dell'Arabah, il  Mar Salato fino a Beth-Jescimoth, e a sud fino sotto le pendici del  Pisgah. 4 Poi il territorio di Og re di Bashan, uno dei superstiti dei  giganti, che abitava ad Ashtaroth e a Edrei, 5 e dominava sul monte  Hermon, su Salkah, su tutto Bashan fino al confine dei Gheshuriti e dei  Maakathiti, e sulla metà di Galaad fino al confine di Sihon re di  Heshbon. 6 Mosè, servo dell'Eterno, e i figli d'Israele li sconfissero;  quindi Mosè, servo dell'Eterno, diede il loro paese come possesso ai  Rubeniti, ai Gaditi e a metà della tribù di Manasse. 7 Questi invece  sono i re del paese che Giosuè e i figli d'Israele sconfissero di qua  dal Giordano, a ovest, da Baal-Gad nella valle del Libano fino al monte  Halak che si eleva verso Seir, paese che Giosuè diede in possesso alle  tribù d'Israele, secondo le loro divisioni, 8 nella regione montuosa,  nel bassopiano, nell'Arabah, sulle pendici dei monti, nel deserto e nel  Neghev; il paese degli Hittei, degli Amorei, dei Cananei, dei Perezei,  degli Hivvei e dei Gebusei: 9 il re di Gerico uno; il re di Ai, vicino a  Bethel, uno; 10 il re di Gerusalemme, uno; il re di Hebron, uno; 11 il  re di Jarmuth, uno; il re di Lakish, uno; 12 il re di Eglon, uno; il re  di Ghezer, uno; 13 il re di Debir, uno; il re di Gheder, uno; 14 il re  di Hormah, uno; il re di Arad, uno; 15 il re di Libnah, uno; il re di  Adullam, uno; 16 il re di Makkedah, uno; il re di Bethel, uno; 17 il re  di Tappuah, uno; il re di Hefer, uno; 18 il re di Afek, uno; il re di  Sharon, uno; 19 il re di Madon, uno; il re di Hatsor, uno; 20 il re di  Scimron-Meron, uno; il re di Akshaf, uno; 21 il re di Taanak, uno; il re  di Meghiddo, uno; 22 il re di Kedesh, uno; il re di Jokneam, al Karmel,  uno; 23 il re di Dor, sulle alture di Dor, uno; il re delle genti di  Ghilgal, uno; 24 il re di Tirtsah, uno. In tutto trentun re.

Le parti di Canaan non ancora conquistate
13:1  Or Giosuè era vecchio e avanzato negli anni; e l'Eterno gli disse: «Tu  sei vecchio e avanzato negli anni, e rimane ancora una grandissima parte  del paese da conquistare. 2 Questo è il paese che ancora rimane: tutto  il territorio dei Filistei e tutto quello dei Gheshuriti, 3 dallo Scihor  che scorre a est dell'Egitto, fino al confine di Ekron verso nord,  (regione che è ritenuta cananea), dei cinque principi dei Filistei: cioè  di Gaza, di Ashdod, di Ashkalon, di Gath, di Ekron, e anche gli Avvei, 4  a sud, tutto il paese dei Cananei, e Mearah che appartiene ai Sidoni,  fino ad Afek, fino al confine degli Amorei; 5 il paese dei Ghibliti e  tutto il Libano verso l'est, da Baal-Gad, ai piedi del monte Hermon,  fino all'ingresso di Hamath; 6 tutti gli abitanti della regione montuosa  dal Libano fino alle acque di Misrefoth, e tutti i Sidoni. Io li  scaccerò davanti ai figli d'Israele; tu intanto distribuisci a sorte il  paese fra gl'Israeliti come eredità, nel modo che ti ho comandato. 7 Or  dunque dividi questo paese in eredità fra le nove tribù e la metà tribù  di Manasse».

Divisione del paese a est del Giordano
8  I Rubeniti e i Gaditi, con l'altra metà tribù, hanno ricevuto la loro  eredità, che Mosè diede loro di là dal Giordano, a est, come aveva dato  loro Mosè, servo dell'Eterno: 9 da Aroer che è sulle sponde del torrente  Arnon e dalla città che è in mezzo alla valle, tutto l'altopiano di  Medeba fino a Dibon; 10 tutte le città di Sihon re degli Amorei, che  regnava a Heshbon, fino al confine dei figli di Ammon; 11 Galaad, il  territorio dei Gheshuriti e dei Maakathiti, tutto il monte Hermon e  tutto Bashan fino a Salkah; 12 tutto il regno di Og, in Bashan, che  regnava ad Ashtaroth e a Edrei, che era l'ultimo superstite dei giganti.  Mosè infatti li aveva sconfitti e scacciati. 13 Ma i figli d'Israele  non scacciarono i Gheshuriti e i Maakathiti; perciò i Gheshuriti e i  Maakathiti abitano in mezzo a Israele fino al giorno d'oggi. 14 Soltanto  alla tribù di Levi, Mosè non aveva assegnato alcuna eredità; i  sacrifici fatti col fuoco all'Eterno, il DIO d'Israele, sono la sua  eredità, come egli aveva loro detto. 15 Mosè dunque aveva dato alla  tribù dei figli di Ruben la loro parte, secondo le loro famiglie; 16 il  loro territorio andava da Aroer che è sulle sponde del torrente Arnon e  dalla città che è in mezzo alla valle, tutto l'altopiano presso Medeba,  17 Heshbon e tutte le sue città che sono sull'altopiano: Dibon,  Bamoth-Baal, Beth-Baal-Meon, 18 Jahtsah, Kedemoth, Mefaath, 19  Kirjathaim, Sibmah, Tsereth-Hashahar sul monte della valle, 20  Beth-Peor, le pendici del Pisgah e Beth-Jescimoth; 21 tutte le città  dell'altopiano e tutto il regno di Sihon, re degli Amorei che regnava a  Heshbon, che Mosè sconfisse con i principi di Madian: Evi, Rekem, Tsur,  Hur e Reba, principi vassalli di Sihon, che abitavano il paese. 22 I  figli d'Israele uccisero pure con la spada Balaam, figlio di Beor,  l'indovino, insieme agli altri da loro uccisi tra i Madianiti. 23 Al  territorio dei figli di Ruben faceva da confine il Giordano. Questa fu  l'eredità dei figli di Ruben secondo le loro famiglie, con le città e i  loro villaggi. 24 Mosè aveva pure dato alla tribù di Gad, ai figli di  Gad, la loro parte, secondo le loro famiglie. 25 Il loro territorio  comprendeva Jazer, tutte le città di Galaad, la metà del paese dei figli  di Ammon fino ad Aroer, che è di fronte a Rabbah, 26 e da Heshbon fino a  Ramath-Mitspah e Betonim, e da Mahanaim fino al confine di Debir, 27 e  nella valle, Beth-Haram, Beth-Nimrah, Sukkoth e Tsafon, il resto del  regno di Sihon re di Heshbon, con il Giordano per confine, fino  all'estremità del Mar di Kinnereth, di là dal Giordano, a est. 28 Questa  fu l'eredità dei figli di Gad, secondo le loro famiglie, con le città e  i loro villaggi. 29 Mosè aveva pure dato alla mezza tribù di Manasse,  ai figli di Manasse, la loro parte, secondo le loro famiglie. 30 Il loro  territorio comprendeva da Mahanaim, tutto Bashan, tutto il regno di Og  re di Bashan, tutti i villaggi di Jair che sono in Bashan, in tutto  sessanta città. 31 La metà di Galaad, Ashtaroth e Edrei, città del regno  di Og in Bashan, toccarono ai figli di Makir, figlio di Manasse, cioè,  alla metà dei figli di Makir, secondo le loro famiglie. 32 Tali sono le  parti che Mosè aveva distribuito in eredità nelle pianure di Moab, al di  là del Giordano, sulla sponda opposta a Gerico, a est. 33 Ma alla tribù  di Levi Mosè non aveva dato alcuna eredità; l'Eterno, il DIO d'Israele,  era la sua eredità, come egli aveva loro detto.

Divisione del paese a ovest del Giordano
14:1  Questi sono i territori che i figli d'Israele ricevettero in eredità  nel paese di Canaan, e che il sacerdote Eleazar, Giosuè figlio di Nun e i  capifamiglia delle tribù dei figli d'Israele distribuirono loro in  eredità. 2 La loro eredità fu decisa a sorte, come l'Eterno aveva  comandato per mezzo di Mosè, alle nove tribù e alla mezza tribù, 3  perché alle altre due tribù e alla mezza tribù, Mosè aveva dato la loro  eredità di là dal Giordano; ma non aveva dato alcuna eredità in mezzo a  loro ai Leviti, 4 perché i figli di Giuseppe formavano due tribù:  Manasse ed Efraim; ai Leviti invece non fu data alcuna parte nel paese,  ma soltanto delle città per abitarvi, con i loro terreni da pascolo per  il loro bestiame e i loro beni. 5 I figli d'Israele fecero come l'Eterno  aveva comandato a Mosè e spartirono il paese.

Hebron assegnato a Caleb
6  Allora i figli di Giuda si presentarono a Giosuè a Ghilgal; e Caleb,  figlio di Jefunneh, il Kenizeo, gli disse: «Tu sai ciò che l'Eterno  disse a Mosè, uomo di DIO, riguardo a me e a te a Kadesh-Barnea. 7 Io  avevo quarant'anni quando Mosè, servo dell'Eterno, mi mandò da  Kadesh-Barnea ad esplorare il paese; e io gli feci un resoconto come  l'avevo in cuore. 8 Mentre i miei fratelli che erano saliti con me  scoraggiarono il popolo, io seguii pienamente l'Eterno, il mio DIO. 9 In  quel giorno Mosè fece questo giuramento: "La terra che il tuo piede ha  calcato sarà eredità tua e dei tuoi figli per sempre, perché hai  pienamente seguito l'Eterno, il mio DIO". 10 Ed ora ecco, l'Eterno mi ha  conservato in vita, come aveva detto, questi quarantacinque anni da  quando l'Eterno disse questa parola a Mosè, mentre Israele vagava nel  deserto; ed ecco, oggi ho ottantacinque anni. 11 Ma oggi sono ancora  forte come lo ero il giorno in cui Mosè mi mandò; lo stesso vigore che  avevo allora ce l'ho anche adesso, tanto per combattere che per andare e  venire. 12 Or dunque dammi questo monte di cui l'Eterno parlò quel  giorno; poiché tu stesso udisti in quel giorno che vi erano gli Anakim e  città grandi e fortificate. Se l'Eterno sarà con me, io li scaccerò,  come disse l'Eterno». 13 Allora Giosuè lo benedisse e diede Hebron in  eredità a Caleb, figlio di Jefunneh. 14 Per questo Hebron è rimasta  proprietà di Caleb, figlio di Jefunneh, il Kenizeo, fino al giorno  d'oggi, perché aveva pienamente seguito l'Eterno, il DIO d'Israele. 15  Precedentemente Hebron si chiamava Kirjath-Arba; Arba era stato l'uomo  più grande fra gli Anakim. E il paese non ebbe più guerre.

Territorio assegnato a Giuda
15:1  La parte assegnata in sorte alla tribù dei figli di Giuda, secondo le  loro famiglie, si estendeva fino al confine di Edom, al deserto di Tsin,  all'estremità sud. 2 Il loro confine sud iniziava all'estremità del Mar  Salato, dalla punta rivolta a sud, 3 e si prolungava a sud della salita  di Akrabbim, passava per Tsin, poi risaliva a sud di Kadesh-Barnea,  passava da Hetsron, saliva verso Addar e ripiegava verso Karkaa; 4  passava quindi da Atsmon e continuava fino al torrente d'Egitto, per  finire sul mare. «Questo sarà», disse Giosuè, «il vostro confine a sud».  5 Il confine a est era il mar Salato fino alla foce del Giordano. Il  confine a nord iniziava dal braccio di mare presso la foce del Giordano;  6 il confine quindi saliva verso Beth-Hoglah, passava a nord di  Beth-Arabah e saliva fino al sasso di Bohan, figlio di Ruben. 7 Poi il  confine dalla valle di Akor saliva a Debir e ripiegava a nord verso  Ghilgal, che è di fronte alla salita di Adummim, a sud della valle; il  confine passava poi alle acque di En-Scemesh e terminava a En-Roguel. 8  Il confine risaliva quindi per la valle del figlio di Hinnom fino alle  pendici meridionali della città dei Gebusei (che è Gerusalemme). Il  confine risaliva poi fino alla cima del monte che si trova di fronte  alla valle di Hinnom a ovest, che rimane all'estremità della valle dei  Refaim, a nord. 9 Dalla cima del monte il confine si estendeva fino alla  sorgente delle acque di Neftoah, continuava verso le città del monte  Efron e il confine piegava poi fino a Baalah, che è Kirjath-Jearim. 10  Da Baalah il confine ripiegava quindi a ovest verso la montagna di Seir,  passava sul versante a nord del monte Jearim (che è Kesalon), scendeva a  Beth-Scemesh e passava per Timnah. 11 Il confine raggiungeva poi il  lato nord di Ekron, ripiegava quindi verso Scikron, passava per il monte  Baalah, si estendeva fino a Jabneel, per finire sul mare. 12 Il confine  ad ovest era il Mar Grande. Questi erano i confini, tutt'intorno, dei  figli di Giuda secondo le loro famiglie. 13 A Caleb, figlio di Jefunneh,  Giosuè diede una parte in mezzo ai figli di Giuda, come l'Eterno gli  aveva comandato: Kirjath-Arba, che è Hebron (Arba era padre di Anak). 14  E Caleb scacciò di là i tre figli di Anak, Sceshai, Ahiman e Talmai,  discendenti di Anak: 15 Di là salì contro gli abitanti di Debir, (che  prima si chiamava Kirjath-Sefer). 16 E Caleb disse: «A chi attaccherà  Kirjath-Sefer e la espugnerà, io darò in moglie mia figlia Aksah». 17  Allora Othniel, figlio di Kenaz, fratello di Caleb, la espugnò, e Caleb  gli diede in moglie sua figlia Aksah. 18 Quando ella venne a stare con  lui, persuase Othniel a chiedere a suo padre un campo. Allora essa  smontò dall'asino e Caleb le disse: «Che vuoi?». 19 Ella rispose: «Fammi  un dono; poiché tu mi hai dato della terra nel Neghev, dammi anche  delle sorgenti d'acqua». Così egli le donò le sorgenti superiori e le  sorgenti inferiori. 20 Questa fu l'eredità della tribù dei figli di  Giuda, secondo le loro famiglie: 21 le città poste all'estremità della  tribù dei figli di Giuda, verso il confine di Edom, nel Neghev erano:  Kabtseel, Eder, Jagur, 22 Kinah, Dimonah, Adadah, 23 Kadesh, Hatsor,  Ithnam, 24 Zif, Telem, Bealoth, 25 Hatsor-Hadattah, Kerioth-Hetsron  (cioè Hatsor), 26 Amam, Scema, Moladah, 27 Hatsar-Gaddah, Heshmon,  Beth-Pelet, 28 Hatsar-Shual, Beer-Sceba, Bizjothjah, 29 Baala, Ijim,  Etsem, 30 Eltolad, Kesil, Hormah, 31 Tsiklag, Madmannah, Sansannah, 32  Lebaoth, Scilhim, Ain, Rimmon: in tutto ventinove città con i loro  villaggi. 33 Nel bassopiano: Eshtaol, Tsoreah, Ashnah, 34 Zanoah,  En-Gannim, Tappuah, Enam, 35 Jarmuth, Adullam, Sosoh, Azekah, 36  Shaaraim, Adithaim, Ghederah e Ghederothaim: quattordici città con i  loro villaggi; 37 Tsenan, Hadashah, Migdal-Gad, 38 Dilean, Mitspah,  Joktheel, 39 Lakish, Botskath, Eglon, 40 Kabbon, Lahmas, Kitlish, 41  Ghederoth, Beth-Dagon, Naamah e Makkedah: sedici città con i loro  villaggi; 42 Libnah, Ether, Ashan, 43 Jiftah, Ashna, Netsib, 44 Keilah,  Akzib e Mareshah: nove città con i loro villaggi; 45 Ekron con le sue  città e i suoi villaggi; 46 da Ekron fino al mare, tutto ciò che era  vicino a Ashdod con i loro villaggi; 47 Ashdod con le sue città e i suoi  villaggi; Gaza con le sue città e i suoi villaggi fino al torrente  d'Egitto e al Mar Grande con la sua costa. 48 Nella regione montuosa:  Shanoir, Jattir, Sokoh, 49 Dannah, Kirjath-Sannah, cioè Debir, 50 Anab,  Esthemoth, Anim, 51 Goscen, Holon e Ghiloh: undici città con i loro  villaggi; 52 Arab, Dumah, Escean, 53 Janum, Beth-Tappuah, Afekah, 54  Humtah, Kirjath-Arba (cioè Hebron), e Tsior: nove città con i loro  villaggi; 55 Maon, Karmel, Zif, Juttah, 56 Jezreel, Jokdeam, Zanoah, 57  Kain, Ghibeah e Timnah: dieci città con i loro villaggi; 58 Halhul,  Beth-Tsur, Ghedor, 59 Maarath, Beth-Anoth e Eltekon: sei città con i  loro villaggi; 60 Kirjath-Baal (cioè Kirjath-Jearim), e Rabbah: due  città con i loro villaggi. 61 Nel deserto: Beth-Arabah, Middin, Sekakah,  62 Nibshan, la città del sale e Enghedi: sei città con i loro villaggi.  63 Quanto ai Gebusei che abitavano in Gerusalemme, i figli di Giuda non  li poterono scacciare; così i Gebusei hanno abitato con i figli di  Giuda in Gerusalemme fino al giorno d'oggi.

Il territorio dei figli di Giuseppe
16:1  La parte assegnata in sorte ai figli di Giuseppe si estendeva dal  Giordano presso Gerico, verso le acque di Gerico a est, fino al deserto  che sale da Gerico a Bethel per la regione montuosa. 2 Il confine  continuava poi da Bethel a Luz e passava per la frontiera degli Arkei ad  Ataroth, 3 scendeva a ovest verso il confine dei Jafletei fino al  confine di Beth-Horon inferiore e fino a Ghezer, per finire quindi sul  mare. 4 Così i figli di Giuseppe, Manasse ed Efraim, ebbero ciascuno la  loro eredità.

Territorio assegnato a Efraim
5  Questi furono i confini dei figli di Efraim, secondo le loro famiglie.  Il confine della loro eredità, a est, era Atroth, fino a Beth-Horon  superiore; 6 il confine si estendeva fino al mare a nord di Mikmethath,  ripiegava quindi verso est fino a Taanath-Sciloh e le passava davanti a  est di Janoah. 7 Da Janoah scendeva quindi ad Ataroth e a Naarah e  toccava Gerico, per terminare al Giordano. 8 Da Tappuah il confine si  estendeva verso ovest fino al torrente Kanah, per finire sul mare.  Questa fu l'eredità della tribù dei figli di Efraim, secondo le loro  famiglie, 9 assieme alle città messe da parte per i figli di Efraim in  mezzo all'eredità dei figli di Manasse, tutte le città con i loro  villaggi. 10 Ma essi non scacciarono i Cananei che abitavano a Ghezer;  così i Cananei hanno dimorato in mezzo a Efraim fino al giorno d'oggi,  ma sono stati soggetti a servitù.

Territorio assegnato alla mezza tribù di Manasse
17:1  Questa fu la parte assegnata in sorte alla tribù di Manasse, perché  egli era il primogenito di Giuseppe. A Makir, primogenito di Manasse e  padre di Galaad, fu assegnato Galaad e Bashan, perché era uomo di  guerra. 2 Fu pure assegnata in sorte una parte agli altri figli di  Manasse, secondo le loro famiglie: ai figli di Abiezer, ai figli di  Helek, ai figli di Asriel, ai figli di Sichem, ai figli di Hefer, ai  figli di Scemida. Questi erano i figli maschi di Manasse, figlio di  Giuseppe, secondo le loro famiglie. 3 Or Tselofehad, figlio di Hefer,  figlio di Galaad, figlio di Makir, figlio di Manasse, non ebbe figli, ma  soltanto figlie, i cui nomi erano: Mahlah, Noah, Hoglah, Milkah e  Tirtsah. 4 Esse si presentarono davanti al sacerdote Eleazar, davanti a  Giosuè figlio di Nun e davanti ai principi, dicendo: «L'Eterno comandò a  Mosè di darci una eredità in mezzo ai nostri fratelli». E Giosuè diede  loro un'eredità in mezzo ai fratelli del loro padre, secondo il comando  dell'Eterno. 5 Toccarono così dieci parti a Manasse, oltre il paese di  Galaad e di Bashan che erano al di là del Giordano; 6 le figlie di  Manasse infatti ricevettero un'eredità in mezzo ai figli di lui, e il  paese di Galaad fu per gli altri figli di Manasse. 7 Il confine di  Manasse si estendeva da Ascer a Mikmethath, che è di fronte a Sichem,  poi girava a destra verso gli abitanti di En-Tappuah. 8 Il paese di  Tappuah apparteneva a Manasse; ma Tappuah sul confine di Manasse  apparteneva ai figli di Efraim. 9 Poi il confine scendeva al torrente  Kanah, a sud del torrente; queste città che appartenevano ad Efraim  erano in mezzo alle città di Manasse; ma il confine di Manasse era dal  lato nord del torrente e terminava sul mare. 10 Il territorio a sud era  di Efraim, quello a nord era di Manasse, e il mare era il loro confine; a  nord confinavano con Ascer e a est con Issacar. 11 Inoltre, nel  territorio di Issacar e in quello di Ascer, Manasse aveva: Beth-Scean  con i suoi villaggi, Ibleam con i suoi villaggi, gli abitanti di Dor con  i suoi villaggi, gli abitanti di En-Dor con i suoi villaggi, gli  abitanti di Taanak con i suoi villaggi, gli abitanti di Meghiddo con i  suoi villaggi, tre regioni collinose. 12 Ma i figli di Manasse non  riuscirono ad occupare quelle città, perché i Cananei erano risoluti a  restare in quel paese. 13 Quando però i figli d'Israele divennero forti,  assoggettarono i Cananei a servitù, ma non li scacciarono del tutto. 14  Allora i figli di Giuseppe parlarono a Giosuè e gli dissero: «Perché ci  hai dato in eredità solo una parte, solo una porzione, mentre siamo un  gran popolo che l'Eterno ha finora benedetto?». 15 Giosuè disse loro:  «Se siete un popolo numeroso, salite alla foresta e dissodatela per  farvi del posto nel paese dei Perezei e dei giganti, perché la regione  montuosa di Efraim è troppo ristretta per voi». 16 Ma i figli di  Giuseppe risposero: «La regione montuosa non ci basta; e tutti i Cananei  che abitano nella regione pianeggiante hanno carri di ferro, tanto  quelli che stanno a Beth-Scean e nei suoi villaggi, come quelli che  stanno nella valle di Jezreel». 17 Allora Giosuè parlò alla casa di  Giuseppe, a Efraim e a Manasse, e disse: «Tu sei un popolo numeroso e  hai una grande forza; non avrai solamente una parte, 18 ma anche la  regione montuosa sarà tua; benché sia una foresta, tu la disboscherai e  sarà tua fino ai suoi margini più remoti, perché tu scaccerai i Cananei  anche se essi hanno carri di ferro e sono forti».

Territorio assegnato a Beniamino
18:1  Poi l'intera assemblea dei figli d'Israele si radunò a Sciloh, e là  eressero la tenda di convegno. Il paese era loro sottomesso. 2 Ma  rimanevano tra i figli d'Israele sette tribù, che non avevano ancora  ricevuto la loro eredità. 3 Così Giosuè disse ai figli d'Israele: «Fino a  quando trascurerete di andare a prendere possesso del paese che  l'Eterno, il DIO dei vostri padri, vi ha dato? 4 Scegliete fra voi tre  uomini per ogni tribù e io li manderò. Essi si leveranno, percorreranno  il paese, ne faranno la descrizione in base alla loro parte d'eredità, e  poi torneranno da me. 5 Essi lo divideranno in sette parti: Giuda  rimarrà nel suo territorio a sud e la casa di Giuseppe rimarrà nel suo  territorio a nord. 6 Voi farete dunque la descrizione del paese in sette  parti; la porterete qui da me, e io tirerò a sorte per voi qui, davanti  all'Eterno, il nostro DIO. 7 Ma i Leviti non devono avere alcuna parte  in mezzo a voi, perché il sacerdozio dell'Eterno è la loro eredità; e  Gad, Ruben e la mezza tribù di Manasse hanno già ricevuto la loro  eredità al di là del Giordano a est, che Mosè, servo dell'Eterno, ha  data loro». 8 Quegli uomini dunque si levarono e partirono; e Giosuè a  coloro che andavano a descrivere il paese comandò e disse: «Andate,  percorrete il paese e fatene la descrizione; poi tornate da me, e qui io  tirerò la sorte per voi davanti all'Eterno, a Sciloh». 9 Così quegli  uomini andarono, percorsero il paese e fecero in un libro la descrizione  in sette parti secondo le città; poi tornarono da Giosuè  nell'accampamento di Sciloh. 10 Allora Giosuè tirò le sorti per loro a  Sciloh davanti all'Eterno, e là spartì il paese tra i figli d'Israele,  secondo le loro divisioni. 11 Fu tirata a sorte la parte della tribù dei  figli di Beniamino, secondo le loro famiglie; il territorio a loro  toccato in sorte aveva i confini tra i figli di Giuda e i figli di  Giuseppe. 12 Dal lato nord il loro confine iniziava dal Giordano,  risaliva il versante a nord di Gerico, saliva per la regione montuosa  verso ovest e terminava al deserto di Beth-Aven. 13 Di là il confine  saliva a Luz, sul versante a sud di Luz (che è Bethel); scendeva quindi  ad Ataroth-Addar, presso il monte che si trovava a sud di Beth-Horon  inferiore. 14 Poi il confine si estendeva, ripiegando sul lato ovest  verso sud dal monte posto di fronte a Beth-Horon, a sud, per terminare a  Kirjath-Baal, (che è Kiriath-Jearim), città dei figli di Giuda. Questo  era il lato ovest. 15 Il lato sud iniziava all'estremità di  Kirjath-Jearim. Il confine si estendeva verso ovest fino a toccare la  sorgente delle acque di Neftoah; 16 poi il confine scendeva  all'estremità del monte che si trova di fronte alla valle del figlio di  Hinnom, che è nella valle dei giganti, al nord, e scendeva per la valle  di Hinnom, sul versante sud della città dei Gebusei, fino a En-Roghel.  17 Piegava poi verso il nord e giungeva a En-Scemesh; si estendeva  quindi verso Gheliloth, che è di fronte alla salita di Adummim, e  scendeva al sasso di Bohan, figlio di Ruben; 18 poi passava per il  versante nord di fronte all'Arabah e discendeva verso l'Arabah. 19 Il  confine passava quindi per il versante nord di Beth-Hoglah e terminava  alla punta nord del Mar Salato, all'estremità sud del Giordano. Questo  era il confine a sud. 20 Il Giordano serviva di confine dal lato est.  Questa fu l'eredità dei figli di Beniamino in base ai suoi confini  tutt'intorno, secondo le loro famiglie. 21 Le città della tribù dei  figli di Beniamino, secondo le loro famiglie, furono: Gerico,  Beth-Hoglah, Emek-Ketsits, 22 Beth-Arabah, Tsemaraim, Bethel, 23 Avvim,  Parah, Ofrah, 24 Kefar-Haammoni, Ofni e Gheba: dodici città con i loro  villaggi; 25 Gabaon, Ramah, Beeroth, 26 Mitspeh, Kefirah, Motsah, 27  Rekem, Irpeel, Taralah, 28 Tselah, Efel, Gebus, (che è Gerusalemme),  Ghibeath e Kirjath: quattordici città con i loro villaggi. Questa fu  l'eredità dei figli di Beniamino, secondo le loro famiglie.

Territorio assegnato a Simeone
19:1  La seconda parte tirata a sorte toccò a Simeone, alla tribù dei figli  di Simeone secondo le loro famiglie. La loro eredità era in mezzo  all'eredità dei figli di Giuda. 2 Nella loro eredità ebbero: Beer-Sceba,  (Sceba), Moladah, 3 Hatsar-Shual, Balah, Etsem, 4 Eltolad, Bethul,  Hormah, 5 Tsiklag, Beth-Markaboth, Hatsar-Susah, 6 Beth-Lebaoth e  Sharuhen: tredici città con i loro villaggi; 7 Ain, Rimmon, Ether e  Ashan: quattro città con i loro villaggi, 8 e tutti i villaggi che  stavano attorno a queste città, fino a Baalath-Beer, Ramah del Neghev.  Questa fu l'eredità della tribù dei figli di Simeone, secondo le loro  famiglie. 9 L'eredità dei figli di Simeone fu presa dalla parte dei  figli di Giuda, perché la parte dei figli di Giuda era troppo grande per  loro; così i figli di Simeone ebbero la loro eredità in mezzo  all'eredità di quelli di Giuda.

Territorio assegnato a Zabulon
10  La terza parte tirata a sorte toccò ai figli di Zabulon, secondo le  loro famiglie. Il territorio della loro eredità si estendeva fino a  Sarid. 11 Il loro confine saliva a ovest verso Maralah e giungeva a  Dabbesceth e poi al torrente che scorre di fronte a Jokneam. 12 Da Sarid  girava ad est verso il sol levante, fino al confine delle Fiamme del  Tabor, si estendeva poi verso Daberath, giungendo fino a Jafia. 13 Di là  passava a est fino a Gath-Hefer, a Eth-Katsin, e si estendeva fino a  Rimmon, giungendo fino a Neah. 14 Poi il confine ripiegava a nord verso  Hannathon, e terminava nella valle di Jiftah-El. 15 Esso includeva  inoltre: Kattath, Nahalal, Scimron, Idalah e Betlemme: dodici città con i  loro villaggi. 16 Questa fu l'eredità dei figli di Zabulon, secondo le  loro famiglie, queste città con i loro villaggi.

Territorio assegnato a Issacar
17  La quarta parte tirata a sorte toccò a Issacar, ai figli di Issacar,  secondo le loro famiglie. 18 Il loro territorio andava fino a Jezreel,  Kesulloth, Shunem, 19 Hafaraim, Scion, Anaharath, 20 Rabbith, Kiscion,  Abets, 21 Remeth, En-Gannim, En-Haddah e Beth-Patsets. 22 Poi il confine  giungeva a Tabor, Shahatsimah e Beth-Scemesh, terminava al Giordano:  sedici città con i loro villaggi. 23 Questa fu l'eredità della tribù dei  figli d'Issacar, secondo le loro famiglie, le città con i loro  villaggi.

Territorio assegnato ad Ascer
24  La quinta parte tirata a sorte toccò ai figli di Ascer, secondo le loro  famiglie. 25 Il territorio comprendeva: Helkath, Hali, Beten, Akshaf,  26 Allamelek, Amad e Mishal. Il loro confine giungeva, verso ovest, al  monte Karmel e a Scihor-Libnath. 27 Poi ripiegava dal lato del sol  levante verso Beth-Dagon, giungeva a Zabulon e alla valle di Jiftah-El  al nord di Beth-Emek e di Neiel, e si prolungava verso Kabul a sinistra,  28 e verso Ebron, Rehob, Hammon e Kanah, fino a Sidone la Grande. 29  Poi il confine ripiegava verso Ramah fino alla città fortificata di  Tiro, girava verso Hosa, per finire sul mare dal lato del territorio di  Akzib. 30 Esso includeva inoltre: Ummah, Afek e Rehob: ventidue città  con i loro villaggi. 31 Questa fu l'eredità della tribù dei figli di  Ascer, secondo le loro famiglie, queste città con i loro villaggi.

Territorio assegnato a Neftali
32  La sesta parte tirata a sorte toccò ai figli di Neftali, secondo le  loro famiglie. 33 Il loro confine si estendeva da Helef, dalla quercia  in Zaanannim, Adami-Nekeb e Jabneel fino a Lakkum e terminava al  Giordano. 34 Poi il confine ripiegava a ovest verso Aznoth-Tabor, e di  là continuava verso Hukkok; giungeva a Zabulon dal lato sud, a Ascer dal  lato ovest e a Giuda del Giordano dal lato di levante. 35 Le città  fortificate erano: Tsiddim, Tser, Hammath, Rakkath, Kinnereth, 36  Adamah, Ramah, Hatsor, 37 Kedesh, Edrei, En-Hatsor, 38 Jiron, Migdal-El,  Horem, Beth-Anath e Beth-Scemesh: diciannove città con i loro villaggi.  39 Questa fu l'eredità della tribù dei figli di Neftali, secondo le  loro famiglie, le città con i loro villaggi.

Territorio assegnato a Dan
40  La settima parte tirata a sorte toccò alla tribù dei figli di Dan,  secondo le loro famiglie. 41 Il territorio della loro eredità  comprendeva: Tsorah, Eshtaol, Ir-Scemesh, 42 Shaalabbin, Aijalon,  Jithlah, 43 Elon, Timnathah, Ekron, 44 Eltekeh, Ghibbethon, Baalath, 45  Jehud, Bene-Berak, Gath-Rimmon, 46 Me-Jarkon e Rakkon col territorio  davanti a Jafo. 47 Ma il territorio dei figli di Dan si estese al di là  di questi confini, perché i figli di Dan salirono a combattere contro  Lescem; la presero e la passarono a fil di spada; ne presero possesso,  vi si stabilirono e a Lescem misero nome Dan, dal nome di Dan loro  padre. 48 Questa fu l'eredità della tribù dei figli di Dan, secondo le  loro famiglie, queste città con i loro villaggi. 49 Quando i figli  d'Israele ebbero finito di ripartire l'eredità del paese secondo i suoi  confini, diedero a Giosuè, figlio di Nun, una eredità in mezzo a loro.  50 Secondo il comando dell'Eterno, gli diedero la città che egli chiese,  Timnath-Serah, nella regione montuosa di Efraim. Egli costruì la città e  dimorò in essa. 51 Queste sono le eredità che il sacerdote Eleazar,  Giosuè figlio di Nun e i capifamiglia delle tribù dei figli d'Israele  distribuirono a sorte a Sciloh, davanti all'Eterno, all'ingresso della  tenda di convegno. Così essi terminarono la spartizione del paese.

Le sei città di rifugio
20:1  Poi l'Eterno parlò a Giosuè, dicendo: 2 «Parla ai figli d'Israele e di'  loro: "Stabilitevi le città di rifugio, di cui vi parlai per mezzo di  Mosè, 3 affinché vi si possa rifugiare l'omicida che ha ucciso qualcuno  involontariamente e senza premeditazione; esse vi serviranno di rifugio  contro il vendicatore del sangue. 4 Quando l'omicida fuggirà a una di  quelle città, si fermerà all'ingresso della porta della città ed esporrà  il suo caso agli anziani di quella città; essi lo accoglieranno in  città con loro e gli daranno un posto, ed egli abiterà fra di loro. 5 Se  il vendicatore del sangue lo inseguirà, essi non gli daranno nelle mani  l'omicida, perché egli ha ucciso il suo prossimo senza premeditazione,  senza averlo odiato prima. 6 L'omicida rimarrà in quella città finché,  alla morte del sommo sacerdote che sarà in carica in quei giorni,  comparirà in giudizio davanti all'assemblea. Allora l'omicida potrà  tornare e rientrare nella sua città e nella sua casa, nella città dalla  quale era fuggito"». 7 Essi dunque designarono Kedesh in Galilea, nella  regione montuosa di Neftali, Sichem nella regione montuosa di Efraim e  Kirjath-Arba, (che è Hebron), nella regione montuosa di Giuda. 8 E al di  là del Giordano, ad est di Gerico, stabilirono Betser nel deserto  sull'altopiano della tribù di Ruben, Ramoth in Galaad della tribù di Gad  e Golan in Bashan della tribù di Manasse. 9 Queste furono le città  assegnate a tutti i figli d'Israele e allo straniero che risiedeva fra  di loro, affinché chiunque avesse ucciso qualcuno involontariamente  potesse rifugiarvisi e non essere ucciso dal vendicatore del sangue,  prima di essere comparso davanti all'assemblea.

Le quarantotto città assegnate ai Leviti
21:1  Or i capi-famiglia dei Leviti si presentarono al sacerdote Eleazar, a  Giosuè figlio di Nun e ai capifamiglia delle tribù dei figli d'Israele, 2  e parlarono loro a Sciloh, nel paese di Canaan, dicendo: «L'Eterno  comandò, per mezzo di Mosè, che ci fossero assegnate delle città da  abitare con i loro terreni da pascolo per il nostro bestiame». 3 Così i  figli d'Israele assegnarono, prendendole dalla loro eredità, ai Leviti  le seguenti città con i loro terreni da pascolo, secondo il comandamento  dell'Eterno. 4 Si tirò a sorte per le famiglie dei Kehathiti; e i figli  del sacerdote Aaronne, che erano Leviti, ebbero in sorte tredici città  prese dalla tribù di Giuda, dalla tribù di Simeone e dalla tribù di  Beniamino. 5 Al resto dei figli di Kehath toccarono in sorte dieci città  dalle famiglie della tribù di Efraim, dalla tribù di Dan e dalla mezza  tribù di Manasse. 6 Ai figli di Ghershon toccarono in sorte tredici  città prese dalle famiglie della tribù d'Issacar, dalla tribù di Ascer,  dalla tribù di Neftali e dalla mezza tribù di Manasse in Bashan. 7 Ai  figli di Merari, secondo le loro famiglie, toccarono dodici città prese  dalla tribù di Ruben, dalla tribù di Gad e dalla tribù di Zabulon. 8 I  figli d'Israele diedero dunque in sorte queste città con i loro terreni  da pascolo ai Leviti, come l'Eterno aveva comandato per mezzo di Mosè. 9  Così essi diedero, prendendole dalla tribù dei figli di Giuda e dalla  tribù dei figli di Simeone, le città qui nominate, 10 che andarono ai  figli di Aaronne appartenenti alle famiglie dei Kehathiti, figli di  Levi, perché la prima porzione sorteggiata toccò a loro. 11 Furono  dunque date loro Kirjath-Arba, cioè Hebron, (Arba fu padre di Anak),  nella regione montuosa di Giuda, con i suoi terreni da pascolo  tutt'intorno; 12 ma diedero il territorio della città e i suoi villaggi a  Caleb, figlio di Jefunneh, come sua proprietà. 13 Inoltre diedero ai  figli del sacerdote Aaronne, Hebron (come città di rifugio per  l'omicida) con i suoi terreni da pascolo, Libnah con i suoi terreni da  pascolo, 14 Jattir con i suoi terreni da pascolo, Eshtemoa con i suoi  terreni da pascolo, 15 Holon con i suoi terreni da pascolo, Debir con i  suoi terreni da pascolo, 16 Ain con i suoi terreni da pascolo, Juttah  con i suoi terreni da pascolo e Beth-Scemesh con i suoi terreni da  pascolo: nove città prese da queste due tribù. 17 Dalla tribù di  Beniamino, Gabaon con i suoi terreni da pascolo, Gheba con i suoi  terreni da pascolo, 18 Anatoth con i suoi terreni da pascolo e Almon con  i suoi terreni da pascolo: quattro città. 19 Il totale delle città dei  sacerdoti figli di Aaronne era di tredici città con i loro terreni da  pascolo. 20 Alle famiglie dei figli di Kehath, cioè al resto dei Leviti,  figli di Kehath, toccarono delle città prese dalla tribù di Efraim. 21  Fu loro data Sichem (come città di rifugio per l'omicida) con i suoi  terreni da pascolo nella regione montuosa di Efraim, Ghezer con i suoi  terreni da pascolo, 22 Kibtsaim con i suoi terreni da pascolo e  Beth-Horon con i suoi terreni da pascolo: quattro città. 23 Dalla tribù  di Dan: Eltekeh con i suoi terreni da pascolo, Ghibbethon con i suoi  terreni da pascolo, 24 Aijalon con i suoi terreni da pascolo,  Gath-Rimmon con i suoi terreni da pascolo: quattro città. 25 Dalla mezza  tribù di Manasse: Taanak, con i suoi terreni da pascolo, Gath-Rimmon  con i suoi terreni da pascolo: due città. 26 Tutte queste dieci città  con i loro terreni da pascolo toccarono alle famiglie degli altri figli  di Kehath. 27 Ai figli di Ghershon, appartenenti alle famiglie dei  Leviti, diedero, prendendole dalla mezza tribù di Manasse, Golan in  Bashan (come città di rifugio per l'omicida), con i suoi terreni da  pascolo e Beeshterah con i suoi terreni da pascolo: due città; 28 dalla  tribù d'Issacar, Kiscion con i suoi terreni da pascolo, Daberath con i  suoi terreni da pascolo, 29 Jarmuth con i suoi terreni da pascolo,  En-Gannim con i suoi terreni da pascolo: quattro città; 30 dalla tribù  di Ascer, Mishal con i suoi terreni da pascolo, Abdon con i suoi terreni  da pascolo, 31 Helkath con i suoi terreni da pascolo e Rehob con i suoi  terreni da pascolo: quattro città; 32 e dalla tribù di Neftali, Kadesh  in Galilea (come città di rifugio per l'omicida), con i suoi terreni da  pascolo, Hammoth-Dor con i suoi terreni da pascolo, e Kartan con i suoi  terreni da pascolo: tre città. 33 Il totale delle città dei Ghershoniti,  secondo le loro famiglie era di tredici città con i loro terreni da  pascolo. 34 Alle famiglie dei figli di Merari, cioè al resto dei Leviti,  diedero, prendendole dalla tribù di Zabulon, Jokneam con i suoi terreni  da pascolo, Kartah con i suoi terreni da pascolo, 35 Dimnah con i suoi  terreni da pascolo e Nahalal con i suoi terreni da pascolo: quattro  città; 36 dalla tribù di Ruben, Betser con i suoi terreni da pascolo,  Jahtsah con i suoi terreni da pascolo, 37 Kedemoth con i suoi terreni da  pascolo e Mefaath con i suoi terreni da pascolo: quattro città; 38 e  dalla tribù di Gad, Ramoth in Galaad (come città di rifugio per  l'omicida), con i suoi terreni da pascolo, Mahanaim con i suoi terreni  da pascolo, 39 Heshbon con i suoi terreni da pascolo e Jazer con i suoi  terreni da pascolo: in tutto quattro città. 40 Il totale delle città  date in sorte ai figli di Merari, secondo le loro famiglie che formavano  il resto delle famiglie dei Leviti, era di dodici città. 41 Il totale  delle città dei Leviti in mezzo ai possedimenti dei figli d'Israele era  di quarantotto città con i loro terreni da pascolo. 42 Ciascuna di  queste città aveva i suoi terreni da pascolo tutt'intorno; così era di  tutte queste città. 43 Così l'Eterno diede a Israele tutto il paese che  aveva giurato di dare ai loro padri, e i figli d'Israele ne presero  possesso e vi abitarono. 44 L'Eterno diede loro riposo tutt'intorno,  come aveva giurato ai loro padri; nessuno di tutti i loro nemici potè  loro resistere; l'Eterno diede tutti i loro nemici nelle loro mani. 45  Non cadde a terra una sola di tutte le buone parole che l'Eterno aveva  detto alla casa d'Israele; si avverarono tutte quante.

Le tribù d'oltre il Giordano ritornano a casa
22:1  Poi Giosuè chiamò i Rubeniti, i Gaditi e la mezza tribù di Manasse e  disse loro: 2 «Voi avete osservato tutto ciò che Mosè, servo  dell'Eterno, vi aveva comandato e avete ubbidito alla mia voce in tutto  ciò che io vi ho comandato. 3 Voi non avete abbandonato i vostri  fratelli durante questo lungo tempo fino ad oggi, e avete osservato le  ingiunzioni che l'Eterno, il vostro DIO, vi ha comandato. 4 E ora che  l'Eterno, il vostro DIO, ha dato riposo ai vostri fratelli, come aveva  loro promesso, ritornate e andate alle vostre tende nel paese che vi  appartiene, e che Mosè, servo dell'Eterno, vi ha assegnato al di là del  Giordano. 5 Soltanto abbiate cura di mettere in pratica i comandamenti e  la legge che Mosè, servo dell'Eterno, vi ha prescritto, amando l'Eterno  il vostro DIO, camminando in tutte le sue vie, osservando i suoi  comandamenti, tenendovi stretti a lui e servendolo con tutto il vostro  cuore e con tutta la vostra anima». 6 Poi Giosuè li benedisse e li  congedò, ed essi tornarono alle loro tende. 7 Or Mosè aveva dato a metà  della tribù di Manasse una eredità in Bashan, Giosuè invece diede  all'altra metà una eredità tra i loro fratelli, di qua dal Giordano, a  ovest. Così, quando Giosuè li rimandò alle loro tende, li benedisse, 8 e  parlò loro, dicendo: «Voi fate ritorno alle vostre tende con grandi  ricchezze, con gran numero di bestiame, con argento, oro, bronzo, ferro e  con moltissime vesti; dividete con i vostri fratelli il bottino dei  vostri nemici». 9 Così i figli di Ruben, i figli di Gad e la mezza tribù  di Manasse tornarono, lasciando i figli d'Israele a Sciloh, nel paese  di Canaan, per andare nel paese di Galaad, il paese di loro proprietà,  che avevano ricevuto in possesso, secondo il comando dato dall'Eterno  per mezzo di Mosè.

Costruzione dell'altare; malinteso e chiarimento
10  Come giunsero ai bordi del Giordano che si trova nel paese di Canaan, i  figli di Ruben, i figli di Gad e la mezza tribù di Manasse vi  costruirono un altare, presso il Giordano, un altare imponente a  vedersi. 11 I figli d'Israele udirono che si diceva: «Ecco, i figli di  Ruben, i figli di Gad e la mezza tribù di Manasse hanno costruito un  altare ai margini del paese di Canaan, ai bordi del Giordano, dal lato  occupato dai figli d'Israele». 12 Quando i figli d'Israele vennero a  sapere questo, tutta l'assemblea dei figli d'Israele si riunì a Sciloh  per salire a far guerra contro di loro. 13 Allora i figli d'Israele  mandarono ai figli di Ruben, ai figli di Gad e alla mezza tribù di  Manasse, nel paese di Galaad, Finehas, figlio del sacerdote Eleazar, 14 e  con lui dieci principi, un principe per ogni casa paterna delle varie  tribù d'Israele: ciascuno di loro era capo di una casa paterna fra le  divisioni d'Israele. 15 Essi andarono dai figli di Ruben, dai figli di  Gad e dalla mezza tribù di Manasse nel paese di Galaad e parlarono con  loro, dicendo: 16 «Così dice tutta l'assemblea dell'Eterno: "Che cos'è  questa trasgressione che avete commesso contro il DIO d'Israele,  ritraendovi oggi dal seguire l'Eterno costruendovi un altare per  ribellarvi oggi all'Eterno? 17 Fu forse piccola cosa per noi l'iniquità  di Peor, di cui a tutt'oggi non ci siamo ancora purificati e che attirò  una calamità sull'assemblea dell'Eterno, 18 che voi oggi vi ritraete dal  seguire l'Eterno? Poiché, se oggi vi ribellate all'Eterno, domani egli  si adirerà contro tutta l'assemblea d'Israele. 19 Se ritenete impuro il  paese che possedete, potete passare nel paese di proprietà dell'Eterno,  dov'è stabilito il tabernacolo dell'Eterno, e stabilirvi in mezzo a noi;  ma non vi ribellate all'Eterno e non ribellatevi contro di noi,  costruendovi un altare oltre l'altare dell'Eterno, il nostro DIO. 20  Quando Akan, figlio di Zerah, commise una trasgressione in cose votate  allo sterminio, non attirò forse l'ira dell'Eterno su tutta l'assemblea  d'Israele? E quell'uomo non fu solo a perire nella sua iniquità"». 21  Allora i figli di Ruben, i figli di Gad e la mezza tribù di Manasse  risposero e dissero ai capi delle divisioni d'Israele: 22 «L'Eterno Dio  degli dèi, l'Eterno Dio degli dèi! Egli lo sa, e anche Israele lo saprà.  Se è stato per ribellione o per infedeltà verso l'Eterno, non  risparmiateci in questo giorno. 23 Se abbiamo costruito un altare per  ritrarci dal seguire l'Eterno, o per offrire su di esso olocausti o  oblazioni di cibo, o per fare su di esso sacrifici di ringraziamento,  l'Eterno stesso ce ne chieda conto! 24 Ma in verità noi abbiamo fatto  questo con timore, per una ragione, pensando che in avvenire i vostri  discendenti potessero dire ai nostri discendenti: "Cosa avete a che fare  con l'Eterno, il DIO d'Israele? 25 L'Eterno ha posto il Giordano come  confine tra noi e voi, o figli di Ruben, o figli di Gad; voi non avete  alcuna parte nell'Eterno". Così i vostri discendenti potrebbero  distogliere i nostri discendenti dal temere l'Eterno. 26 Perciò abbiamo  detto: "Mettiamoci a costruire un altare, non per olocausti né per  sacrifici, 27 ma perché serva come testimone fra noi e voi e fra i  nostri discendenti dopo di noi, affinché possiamo compiere il servizio  dell'Eterno davanti a lui, con i nostri olocausti, con i nostri  sacrifici e con le nostre offerte di ringraziamento, affinché i vostri  discendenti non abbiano un giorno a dire ai nostri discendenti: Voi non  avete parte alcuna nell'Eterno". 28 Perciò abbiamo detto: Se un giorno  avverrà che dicano questo a noi o ai nostri discendenti, allora  risponderemo: Guardate la forma dell'altare dell'Eterno che i nostri  padri fecero, non per olocausti né per sacrifici, ma perché servisse  come testimone fra noi e voi. 29 Lungi da noi l'idea di ribellarci  all'Eterno e di ritrarci oggi dal seguire l'Eterno, costruendo un altare  per olocausti, per oblazioni di cibo o per sacrifici, oltre l'altare  dell'Eterno, il nostro DIO, che è davanti al suo tabernacolo!». 30  Quando il sacerdote Finehas e i principi dell'assemblea, i capi delle  divisioni d'Israele che erano con lui udirono le parole dette dai figli  di Ruben, dai figli di Gad e dai figli di Manasse, ne rimasero  soddisfatti. 31 Allora Finehas, figlio del sacerdote Eleazar, disse ai  figli di Ruben, ai figli di Gad e ai figli di Manasse: «Oggi  riconosciamo che l'Eterno è in mezzo a noi, perché voi non avete  commesso questa trasgressione verso l'Eterno; così avete scampato i  figli d'Israele dalla mano dell'Eterno». 32 Poi Finehas, figlio del  sacerdote Eleazar e i principi lasciarono i figli di Ruben e i figli di  Gad, e il paese di Galaad, e ritornarono al paese di Canaan presso i  figli d'Israele, ai quali riferirono l'accaduto. 33 La cosa piacque ai  figli d'Israele, e i figli d'Israele benedissero DIO, e non parlarono  più di salire a far guerra contro i figli di Ruben e di Gad per  devastare il paese che essi abitavano. 34 E i figli di Ruben e i figli  di Gad chiamarono quell'altare "Testimone", perché dissero: «Esso è  testimone fra noi che l'Eterno è DIO».

Ultime esortazioni ed avvertimenti di Giosuè
23:1  Molto tempo dopo che l'Eterno aveva dato riposo a Israele da tutti i  suoi nemici all'intorno, Giosuè, ormai vecchio e avanzato in età, 2  convocò tutto Israele, i suoi anziani, i suoi capi, i suoi giudici e i  suoi ufficiali, e disse loro: «Io sono vecchio e avanzato in età. 3 Voi  avete visto tutto ciò che l'Eterno, il vostro DIO, ha fatto a tutte  queste nazioni, a causa di voi, perché è stato l'Eterno stesso, il  vostro DIO, che ha combattuto per voi. 4 Ecco io ho diviso tra voi a  sorte, come eredità per le vostre tribù, le nazioni che restano, assieme  a tutte le nazioni che ho sterminato, dal Giordano fino al Mar Grande,  ad ovest. 5 E l'Eterno, il vostro DIO, le espellerà egli stesso davanti a  voi e le scaccerà davanti a voi; così voi prenderete possesso del loro  paese, come l'Eterno, il vostro DIO, vi ha promesso. 6 Siate dunque  molto risoluti nell'osservare e nel mettere in pratica tutto ciò che è  scritto nel libro della legge di Mosè, senza deviare né a destra né a  sinistra, 7 senza mischiarvi con queste nazioni che rimangono fra di  voi; non menzionerete neppure il nome dei loro dèi e non giurerete per  essi; non li servirete e non vi prostrerete davanti a loro; 8 ma vi  terrete stretti all'Eterno, il vostro DIO, come avete fatto fino ad  oggi. 9 L'Eterno infatti ha scacciato davanti a voi nazioni grandi e  potenti; e nessuno ha potuto tener fronte a voi fino ad oggi. 10 Uno  solo di voi ne inseguirà mille, perché l'Eterno, il vostro DIO, è colui  che combatte per voi, come egli vi ha promesso. 11 Fate quindi molta  attenzione alle anime vostre, per amare l'Eterno, il vostro DIO. 12 Ma  se vi sviate e vi unite al resto di queste nazioni che sono rimaste fra  di voi e vi unite in matrimonio con loro e vi mescolate con esse ed esse  con voi, 13 sappiate con certezza che l'Eterno, il vostro DIO, non  continuerà a scacciare queste nazioni davanti a voi; ma esse  diventeranno per voi un laccio, una trappola, un flagello ai vostri  fianchi e spine nei vostri occhi, finché non siate scomparsi da questo  buon paese che l'Eterno, il vostro DIO, vi ha dato. 14 Or ecco, io me ne  vado oggi per la via di tutto il mondo; riconoscete dunque con tutto il  vostro cuore e con tutta la vostra anima che non è caduta a terra una  sola di tutte le buone parole che l'Eterno, il vostro DIO, ha  pronunciato nei vostri confronti; si sono tutte avverate per voi;  neppure una è caduta a terra. 15 E avverrà che, come tutte le buone cose  che l'Eterno, il vostro DIO, vi aveva promesso si sono avverate per  voi, così l'Eterno farà venire su di voi tutte le calamità, finché vi  abbia sterminati da questo buon paese che il vostro DIO, l'Eterno, vi ha  dato. 16 Se trasgredite il patto che l'Eterno, il vostro DIO, vi ha  comandato, e andate a servire altri dèi e vi prostrate davanti a loro,  allora l'ira dell'Eterno si accenderà contro di voi, e voi scomparirete  presto dal buon paese che egli vi ha dato».

Ultima raunanza a Sichem; ricordi nazionali; promesse del popolo
24:1  Poi Giosuè radunò tutte le tribù d'Israele a Sichem, e convocò gli  anziani d'Israele, i suoi capi, i suoi giudici e i suoi ufficiali, che  si presentarono davanti a DIO. 2 E Giosuè disse a tutto il popolo: «Così  parla l'Eterno, il DIO d'Israele: "Nei tempi passati, i vostri padri,  come Terah padre di Abrahamo e padre di Nahor, abitarono di là dal fiume  e servirono altri dèi. 3 Io presi il vostro padre Abrahamo di là dal  fiume, gli feci percorrere tutto il paese di Canaan, e moltiplicai la  sua discendenza e gli diedi Isacco. 4 Ad Isacco diedi Giacobbe ed Esaù; e  ad Esaù diedi in eredità la montagna di Seir; ma Giacobbe e i suoi  figli scesero in Egitto. 5 Poi mandai Mosè ed Aaronne e colpii l'Egitto  con quello che feci in mezzo ad esso; dopo ciò vi feci uscire. 6 Così  feci uscire dall'Egitto i vostri padri, e voi arrivaste al mare. Gli  Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al Mar  Rosso. 7 Ma essi gridarono all'Eterno, ed egli pose fitte tenebre fra  voi e gli Egiziani; poi fece venire sopra loro il mare, che li  ricoperse; e i vostri occhi videro ciò che feci agli Egiziani. Poi  dimoraste lungo tempo nel deserto. 8 Io vi condussi quindi nel paese  degli Amorei, che abitavano di là del Giordano; essi combatterono contro  di voi, e io li diedi nelle vostre mani; voi prendeste possesso del  loro paese, e io li distrussi davanti a voi. 9 Poi Balak, figlio di  Tsippor, re di Moab, si levò a muovere guerra contro Israele; e mandò a  chiamare Balaam, figlio di Beor, perché vi maledicesse; 10 ma io non  volli ascoltare Balaam; perciò egli vi benedisse grandemente, e vi  liberai dalle mani di Balak. 11 Passaste poi il Giordano e arrivaste a  Gerico; gli abitanti di Gerico combatterono contro di voi, e così fecero  gli Amorei, i Perezei, i Cananei, gli Hittei, i Ghirgasei, gli Hivvei e  i Gebusei; ma io li diedi nelle vostre mani. 12 E mandai davanti a voi i  calabroni, che li scacciarono davanti a voi, com'era avvenuto dei due  re degli Amorei; ma ciò non fu per la tua spada o per il tuo arco. 13 E  vi diedi una terra per cui non avevate lavorato e delle città che non  avevate costruito, e voi abitate in esse; e ora mangiate il frutto delle  vigne e degli uliveti che non avete piantato". 14 Perciò ora temete  l'Eterno e servitelo con integrità e fedeltà; e togliete via gli dèi che  i vostri padri servirono di là dal fiume e in Egitto, e servite  l'Eterno. 15 E se vi pare cattiva cosa servire l'Eterno, scegliete oggi  chi volete servire, o gli dèi che servirono i vostri padri di là dal  fiume, o gli dèi degli Amorei, nel cui paese voi abitate; quanto a me e  alla mia casa, serviremo l'Eterno». 16 Allora il popolo rispose e disse:  «Lungi da noi abbandonare l'Eterno per servire altri dèi! 17 Poiché  l'Eterno, il nostro DIO, è colui che ha fatto uscire noi e i nostri  padri dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù, che ha fatto quei  grandi prodigi davanti ai nostri occhi e ci ha protetti per tutta la  strada che abbiamo percorso e fra tutti i popoli in mezzo ai quali siamo  passati; 18 e l'Eterno ha scacciato davanti a noi tutti i popoli, e gli  Amorei che abitavano il paese; perciò anche noi serviremo l'Eterno,  perché egli è il nostro DIO». 19 Ma Giosuè disse al popolo: «Voi non  potete servire l'Eterno, perch'egli è un DIO santo, è un Dio geloso;  egli non perdonerà le vostre trasgressioni e i vostri peccati. 20 Quando  abbandonerete l'Eterno e servirete dèi stranieri, egli si volterà, vi  farà del male e vi consumerà, dopo avervi fatto tanto bene». 21 E il  popolo disse a Giosuè: «No, ma noi serviremo l'Eterno». 22 Allora Giosuè  disse al popolo: «Voi siete testimoni contro voi stessi, che avete  scelto per voi l'Eterno per servirgli!». Essi risposero: «Siamo  testimoni!». 23 Giosuè disse: «Togliete dunque via gli dèi stranieri che  sono in mezzo a voi e inclinate il vostro cuore all'Eterno, il DIO  d'Israele!». 24 Il popolo rispose a Giosuè: «Noi serviremo l'Eterno, il  nostro DIO, e ubbidiremo alla sua voce». 25 Così Giosuè fece in quel  giorno un patto col popolo, e gli diede degli statuti e dei decreti a  Sichem. 26 Poi Giosuè scrisse queste cose nel libro della legge di DIO; e  prese una grande pietra e la eresse là sotto la quercia, presso il  santuario dell'Eterno. 27 Giosuè disse quindi a tutto il popolo: «Ecco,  questa pietra sarà un testimone contro di noi, perché essa ha udito  tutte le parole che l'Eterno ci ha detto; essa servirà quindi da  testimone contro di voi, affinché non rinneghiate il vostro DIO». 28  Giosuè quindi rimandò il popolo, ciascuno alla propria eredità.

Morte di Giosuè e di Eleazar
29  Dopo queste cose, Giosuè figlio di Nun, servo dell'Eterno, morì in età  di centodieci anni, 30 e lo seppellirono nel territorio di sua proprietà  a Timnath-Serah, che è nella regione montuosa di Efraim, al nord del  monte Gaash. 31 Israele servì l'Eterno durante tutta la vita di Giosuè e  durante tutta la vita degli anziani che sopravvissero a Giosuè e che  conoscevano tutte le opere che l'Eterno aveva fatto per Israele. 32 Le  ossa di Giuseppe, che i figli d'Israele avevano portato dall'Egitto, le  seppellirono a Sichem, nella parte di campo che Giacobbe aveva comprato  dai figli di Hamor, padre di Sichem, per cento pezzi d'argento, e che  era divenuto proprietà dei figli di Giuseppe. 33 Poi morì anche Eleazar,  figlio di Aaronne, e lo seppellirono al monte, che apparteneva a suo  figlio Finehas, dato a lui nella regione montuosa di Efraim.
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