Marco - Audio Bibbia Nuova Diodati - Corso di Discepolato

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Giovanni Battista
1:1  Il principio dell'evangelo di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. 2 Come sta  scritto nei profeti: «Ecco, io mando il mio messaggero davanti alla tua  faccia, il quale preparerà la tua via davanti a te. 3 Vi è una voce di  uno che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i  suoi sentieri"». 4 Giovanni comparve nel deserto, battezzando e  predicando un battesimo di ravvedimento, per il perdono dei peccati. 5 E  tutto il paese della Giudea e quelli di Gerusalemme andavano a lui, ed  erano tutti battezzati da lui nel fiume Giordano, confessando i loro  peccati. 6 Or Giovanni era vestito di peli di cammello, aveva una  cintura di cuoio intorno ai lombi e mangiava locuste e miele selvatico. 7  E predicava, dicendo: «Dopo di me viene uno che è più forte di me, al  quale io non sono degno neppure di chinarmi a sciogliere il legaccio dei  suoi sandali. 8 Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà  con lo Spirito Santo».

Battesimo e tentazione di Gesù
9  E avvenne in quei giorni, che Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu  battezzato da Giovanni nel Giordano. 10 E subito, come usciva  dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito scendere su di lui come  una colomba. 11 E venne dal cielo una voce: «Tu sei il mio amato Figlio  nel quale mi sono compiaciuto». 12 Subito dopo lo Spirito lo sospinse  nel deserto; 13 e rimase nel deserto quaranta giorni, tentato da Satana.  Era con le fiere e gli angeli lo servivano.

Vocazione dei primi discepoli
14  Ora, dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù venne in Galilea  predicando l'evangelo del regno di Dio, 15 e dicendo: «Il tempo è  compiuto e il regno di Dio è vicino. Ravvedetevi e credete  all'evangelo». 16 Camminando poi lungo il mare della Galilea, egli vide  Simone e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, perché  erano pescatori. 17 E Gesù disse loro: «Seguitemi, e io vi farò  diventare pescatori di uomini». 18 Ed essi, lasciate subito le loro  reti, lo seguirono. 19 Poi, andando un po' oltre, vide Giacomo, figlio  di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, i quali riparavano le loro reti  nella barca. 20 E subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre  nella barca con gli operai, lo seguirono.

Guarigione dell'indemoniato di Capernaum
21  Poi entrarono in Capernaum, e subito, in giorno di sabato, egli entrò  nella sinagoga e insegnava. 22 E la gente stupiva della sua dottrina  perché egli li ammaestrava come uno che ha autorità e non come gli  scribi. 23 Ora nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno  spirito immondo, il quale si mise a gridare, 24 dicendo: «Che vi è fra  noi e te, Gesù Nazareno? Sei tu venuto per distruggerci? Io so chi tu  sei: Il Santo di Dio». 25 Ma Gesù lo sgridò, dicendo: «Ammutolisci ed  esci da costui!». 26 E lo spirito immondo, straziandolo e mandando un  gran grido, uscì da lui. 27 E tutti furono sbalorditi, tanto che si  domandavano fra loro dicendo: «Che è mai questo? Quale nuova dottrina è  mai questa? Egli comanda con autorità persino agli spiriti immondi, ed  essi gli ubbidiscono». 28 E la sua fama si diffuse subito per tutta la  regione intorno alla Galilea.

Guarigione della suocera di Pietro e di altri
29  Appena furono usciti dalla sinagoga, vennero nella casa di Simone e di  Andrea, con Giacomo e Giovanni. 30 Or la suocera di Simone giaceva a  letto con la febbre ed essi subito gli parlarono di lei. 31 Allora egli  si avvicinò, la prese per la mano e l'alzò, e immediatamente la febbre  la lasciò ed essa si mise a servirli. 32 Poi, fattosi sera, dopo il  tramonto del sole, gli portarono tutti i malati e gli indemoniati. 33 E  tutta la città era affollata davanti alla porta. 34 Egli ne guarì molti,  colpiti da varie malattie, e scacciò molti demoni; e non permetteva ai  demoni di parlare perché sapevano chi egli fosse. 35 Poi il mattino  seguente, essendo ancora molto buio, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in  un luogo solitario e là pregava. 36 E Simone e quelli che erano con lui  lo cercarono. 37 E, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!». 38 Ed  egli disse loro: «Andiamo nei villaggi vicini affinché io predichi anche  là, perché è per questo che io sono venuto». 39 Ed egli andò predicando  nelle loro sinagoghe per tutta la Galilea e scacciando demoni.

Guarigione di un lebbroso
40  E venne da lui un lebbroso il quale, supplicandolo, cadde in ginocchio  davanti a lui, e gli disse: «Se vuoi, tu puoi mondarmi». 41 E Gesù,  mosso a pietà, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Sì, lo voglio, sii  mondato!». 42 E, come ebbe detto questo, subito la lebbra lo lasciò e fu  guarito. 43 Poi, dopo averlo severamente ammonito, lo mandò via subito,  44 dicendogli: «Guardati dal farne parola ad alcuno, ma va', mostrati  al sacerdote e offri per la tua purificazione quanto ha prescritto Mosè,  come testimonianza per loro». 45 Ma egli, andandosene, cominciò a  proclamare e a divulgare grandemente il fatto, al punto che Gesù non  poteva più entrare pubblicamente in città, ma se ne stava fuori in  luoghi solitari; e da ogni parte venivano a lui.

Il paralitico di Capernaum
2:1  Alcuni giorni dopo, egli entrò di nuovo in Capernaum e si venne a  sapere che egli si trovava in casa; 2 e subito si radunò tanta gente da  non trovare più posto neppure davanti alla porta; ed egli annunziava  loro la parola. 3 Allora vennero da lui alcuni a presentargli un  paralitico, portato da quattro uomini. 4 Ma, non potendo accostarsi a  lui a causa della folla, scoperchiarono il tetto sul punto ove era Gesù  e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il  paralitico. 5 Come Gesù vide la loro fede, disse al paralitico:  «Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati!». 6 Or vi erano là seduti  alcuni scribi i quali ragionavano in cuor loro: 7 «Perché mai costui  parla in questo modo? Egli bestemmia. Chi può perdonare i peccati, se  non Dio solo?». 8 Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che  ragionavano queste cose dentro di sé, disse loro: «Perché ragionate voi  queste cose nei vostri cuori? 9 Che cosa è più facile dire al  paralitico: "I tuoi peccati ti sono perdonati", oppure dire: "Alzati,  prendi il tuo lettuccio e cammina"? 10 Ora, affinché sappiate che il  Figlio dell'uomo ha potestà di perdonare i peccati in terra, 11 io ti  dico (disse al paralitico): Alzati, prendi il tuo lettuccio e vattene a  casa tua». 12 Ed egli si alzò immediatamente, prese il suo lettuccio e  uscì in presenza di tutti, così che tutti stupivano e glorificavano Dio  dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

Vocazione di Levi
13  Gesù uscì di nuovo lungo il mare e tutta la folla veniva a lui, ed egli  li ammaestrava. 14 Nel passare vide Levi figlio di Alfeo, che sedeva al  banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, alzatosi, lo  seguì. 15 Or avvenne che, mentre egli era a tavola in casa di Levi,  molti pubblicani e peccatori si misero a tavola con Gesù e con i suoi  discepoli; infatti erano molti quelli che lo seguivano. 16 Allora gli  scribi e i farisei, vedendolo mangiare con i pubblicani e con i  peccatori, dissero ai suoi discepoli: «Come mai mangia e beve egli in  compagnia dei pubblicani e dei peccatori?». 17 E Gesù, udito ciò, disse  loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non  sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a ravvedimento».

Del digiuno
18  Allora i discepoli di Giovanni e quelli dei farisei stavano digiunando.  Ora essi vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni  e quelli dei farisei digiunano mentre i tuoi discepoli non digiunano?».  19 E Gesù disse loro: «Possono forse gli amici dello sposo digiunare,  mentre lo sposo è con loro? Per tutto il tempo che hanno lo sposo con  loro, non possono digiunare. 20 Ma verranno i giorni in cui sarà loro  tolto lo sposo, e allora in quei giorni digiuneranno. 21 Nessuno cuce un  pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio, altrimenti il pezzo  nuovo porta via l'intero rattoppo e lo strappo si fa peggiore. 22 Così,  nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo rompe  gli otri, il vino si spande e gli otri si perdono; ma il vino nuovo va  messo in otri nuovi».

Gesù, signore del sabato
23  Or avvenne che in giorno di sabato egli passava per i campi, e i suoi  discepoli, strada facendo, si misero a svellere delle spighe. 24 E i  farisei gli dissero: «Guarda, perché fanno ciò che non è lecito in  giorno di sabato?». 25 Ma egli disse loro: «Non avete mai letto ciò che  fece Davide, quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e quelli con  lui? 26 Come egli entrò nella casa di Dio, al tempo del sommo sacerdote  Abiatar, e mangiò i pani di presentazione che non è lecito mangiare se  non ai sacerdoti, e ne diede anche a quelli che erano con lui?». 27 Poi  disse loro: «Il sabato è fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato. 28  Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».

L'uomo dalla mano secca
3:1  Poi egli entrò di nuovo nella sinagoga, e là c'era un uomo che aveva  una mano secca. 2 Ed essi lo stavano ad osservare per vedere se lo  avesse guarito in giorno di sabato, per poi accusarlo. 3 Ed egli disse  all'uomo che aveva la mano secca: «Alzati in mezzo a tutti!». 4 Poi  disse loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o del male,  salvare una vita o annientarla?». Ma essi tacevano. 5 Allora egli,  guardatili tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza del  loro cuore, disse a quell'uomo: «Stendi la tua mano!». Egli la stese e  la sua mano fu risanata come l'altra. 6 E i farisei, usciti, tennero  subito consiglio con gli erodiani contro di lui, come farlo morire. 7 Ma  Gesù si ritirò con i suoi discepoli verso il mare; e una gran folla lo  seguì dalla Galilea e dalla Giudea, 8 ed anche da Gerusalemme,  dall'Idumea e da oltre il Giordano; similmente una gran folla dai  dintorni di Tiro e di Sidone, udendo le grandi cose che egli faceva,  venne a lui. 9 Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli sempre  pronta una barchetta, per non essere schiacciato dalla folla. 10 Poiché  egli ne aveva guariti molti, tutti quelli che avevano malattie si  accalcavano attorno a lui per toccarlo. 11 E gli spiriti immondi, quando  lo vedevano, si prostravano davanti a lui e gridavano, dicendo: «Tu sei  il Figlio di Dio!». 12 Ma egli li sgridava severamente, perché non  dicessero chi egli fosse.

Elezione dei dodici
13  Poi egli salì sul monte, chiamò presso di sé quelli che volle; ed essi  si avvicinarono a lui. 14 Quindi ne costituì dodici perché stessero con  lui e potesse mandarli a predicare, 15 e avessero il potere di guarire  le infermità e di scacciare i demoni. 16 Essi erano: Simone al quale  pose nome Pietro; 17 Giacomo figlio di Zebedeo e Giovanni fratello di  Giacomo, ai quali diede il nome di Boanerges, che vuol dire: "Figli del  tuono"; 18 Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di  Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo, 19 e Giuda Iscariota, quello che poi  lo tradì.

La bestemmia dei farisei
20  Poi entrarono in una casa. E la folla si radunò di nuovo, tanto che non  potevano neppure prendere cibo. 21 E quando i suoi parenti udirono ciò,  uscirono per prenderlo, perché dicevano: «Egli è fuori di sé». 22 Ma  gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Egli ha  Beelzebub e scaccia i demoni con l'aiuto del principe dei demoni». 23 Ma  egli, chiamatili a sé, disse loro in parabole: «Come può Satana  scacciare Satana? 24 E se un regno è diviso contro se stesso, quel regno  non può durare. 25 E se una casa è divisa in parti contrarie, quella  casa non può durare. 26 Così, se Satana insorge contro se stesso ed è  diviso, non può durare, ma è giunto alla fine. 27 Nessuno può entrare in  casa dell'uomo forte e rapirgli i suoi beni, se prima non ha legato  l'uomo forte; solo allora potrà saccheggiare la sua casa. 28 In verità  vi dico che ai figli degli uomini sarà perdonato ogni peccato e  qualunque bestemmia essi diranno; 29 ma chiunque bestemmierà contro lo  Spirito Santo, non ha perdono in eterno; ma è sottoposto a giudizio  eterno». 30 Asseriva questo perché dicevano: «Egli ha uno spirito  immondo».

La famiglia di Gesù
31  Nel frattempo giunsero i suoi fratelli e sua madre e, fermatisi fuori,  lo mandarono a chiamare. 32 Or la folla sedeva intorno a lui; e gli  dissero: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori e ti cercano».  33 Ma egli rispose loro, dicendo: «Chi è mia madre, o i miei  fratelli?». 34 Poi guardando in giro su coloro che gli sedevano intorno,  disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli. 35 Poiché chiunque fa la  volontà di Dio, questi è mio fratello, mia sorella e madre».

Parabola del seminatore
4:1  Poi prese di nuovo ad insegnare in riva al mare; e una gran folla si  radunò intorno a lui, tanto che egli, salito su una barca, vi sedeva  stando in mare, mentre l'intera folla era a terra lungo la riva. 2 Ed  egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro nel suo  insegnamento: 3 «Ascoltate! Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4 Or  avvenne che mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada e  gli uccelli del cielo vennero e la mangiarono. 5 Un'altra cadde in  luoghi rocciosi dove non c'era molta terra e subito spuntò, perché non  c'era un terreno profondo. 6 Ma quando si levò il sole fu riarsa; e  poiché non aveva radice si seccò. 7 Un'altra cadde tra le spine; le  spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. 8 Un'altra cadde in  buona terra e portò frutto che crebbe, e si sviluppò tanto da rendere  l'uno trenta, l'altro sessanta e l'altro cento». 9 Poi egli disse loro:  «Chi ha orecchi da udire, oda!». 10 Ora, quando egli fu solo, coloro che  gli stavano attorno con i dodici lo interrogarono sulla parabola. 11 Ed  egli disse loro: «A voi è dato di conoscere il mistero del regno di  Dio; ma a coloro che sono di fuori tutte queste cose si propongono in  parabole, 12 affinché: "Vedendo, vedano ma non intendano; udendo, odano  ma non comprendano, che talora non si convertano e i peccati non siano  loro perdonati"». 13 Poi disse loro: «Non comprendete questa parabola? E  come comprenderete tutte le altre parabole? 14 Il seminatore è colui  che semina la parola. 15 Quelli lungo la strada sono coloro nei quali  viene seminata la parola; ma dopo che l'hanno udita, subito viene Satana  e porta via la parola seminata nei loro cuori. 16 Parimenti quelli che  ricevono il seme su un suolo roccioso sono coloro che, quando hanno  udita la parola, subito la ricevono con gioia; 17 ma non hanno in sé  radice e sono di corta durata; e, quando sopravviene la tribolazione o  la persecuzione a causa della parola, sono subito scandalizzati. 18  Quelli invece che ricevono il seme fra le spine, sono coloro che odono  la parola; 19 ma le sollecitudini di questo mondo, l'inganno delle  ricchezze e le cupidigie delle altre cose, che sopravvengono, soffocano  la parola e questa rimane infruttuosa. 20 Ma quelli che hanno ricevuto  il seme in buon terreno, sono coloro che odono la parola, la ricevono e  portano frutto, chi il trenta, chi il sessanta e chi il cento».

Parabola della lampada
21  Disse loro ancora: «Si prende forse la lampada per metterla sotto il  moggio o sotto il letto? Non la si mette piuttosto sopra il candeliere?  22 Poiché non c'è nulla di nascosto che non sia manifestato, né nulla di  segreto che non sia palesato. 23 Chi ha orecchi da udire, oda!». 24  Disse loro ancora: «Fate attenzione a ciò che udite. Con la stessa  misura con cui misurate, sarà misurato a voi; e a voi che udite sarà  dato di più. 25 Poiché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, gli sarà  tolto anche quello che ha».

Parabola del seme
26  Disse ancora: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme in  terra. 27 Ora la notte e il giorno, mentre egli dorme e si alza, il seme  germoglia e cresce senza che egli sappia come. 28 Poiché la terra  produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno  nella spiga. 29 E, quando il frutto è maturo, il mietitore mette subito  mano alla falce perché è venuta la mietitura».

Parabola del granello di senape
30  Disse ancora: «A che cosa paragoneremo il regno di Dio? O con quale  parabola lo rappresenteremo? 31 Esso è simile a un granello di senape  che, quando è seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che  sono sulla terra; 32 ma, dopo che è stato seminato, cresce e diventa il  più grande di tutte le erbe, e mette rami così grandi che gli uccelli  del cielo possono ripararsi sotto la sua ombra». 33 E con molte parabole  di questo genere annunciava loro la parola, come essi erano in grado di  capire. 34 E non parlava loro senza parabole; ma in privato ai suoi  discepoli spiegava ogni cosa.

Gesù acqueta la tempesta
35  Or in quello stesso giorno, fattosi sera, disse loro: «Passiamo  all'altra riva». 36 E i discepoli, licenziata la folla, lo presero con  loro, così come egli era, nella barca. Con lui c'erano altre barchette.  37 Si scatenò una gran bufera di vento e le onde si abbattevano sulla  barca, tanto che questa si riempiva. 38 Egli intanto stava dormendo a  poppa, su un guanciale. Essi lo destarono e gli dissero: «Maestro, non  t'importa che noi periamo?». 39 Ed egli, destatosi, sgridò il vento e  disse al mare: «Taci e calmati!». E il vento cessò e si fece gran  bonaccia. 40 Poi disse loro: «Perché siete voi così paurosi? Come mai  non avete fede?». 41 Ed essi furono presi da gran timore e dicevano tra  loro: «Chi è dunque costui al quale anche il vento e il mare  ubbidiscono?».

L'indemoniato Gadareno
5:1  Così giunsero all'altra riva del mare, nel paese dei Gadareni. 2 E,  come Gesù scese dalla barca, subito gli venne incontro dai sepolcri un  uomo posseduto da uno spirito immondo, 3 il quale aveva la sua dimora  fra i sepolcri, e nessuno riusciva a tenerlo legato neanche con catene. 4  Infatti più volte era stato legato con ceppi e con catene; ma egli  aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi; e nessuno era  riuscito a domarlo. 5 Continuamente, notte e giorno, fra i sepolcri e su  per i monti, andava gridando e picchiandosi con pietre. 6 Ora, quando  vide Gesù da lontano, egli accorse e gli si prostrò davanti, 7 e dando  un gran grido, disse: «Che c'è fra me e te, Gesù Figlio del Dio  altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi!». 8  Perché egli gli diceva: «Spirito immondo, esci da quest'uomo!». 9 Poi  Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?». E quello rispose, dicendo: «Io  mi chiamo Legione, perché siamo molti». 10 E lo supplicava con  insistenza perché non li mandasse fuori da quella regione. 11 Or vi era  là, sul pendio del monte, un grande branco di porci che pascolava. 12  Allora tutti i demoni lo pregarono, dicendo: «Mandaci nei porci, perché  entriamo in essi». 13 E Gesù prontamente lo permise loro; allora gli  spiriti immondi, usciti, entrarono nei porci e il branco si precipitò  giù per il dirupo nel mare, erano circa duemila, e affogarono nel mare.  14 Allora quelli che custodivano i porci fuggirono e diffusero la  notizia in città e per le campagne; e la gente venne a vedere ciò che  era accaduto. 15 Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato seduto,  vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed  ebbero paura. 16 E quelli che avevano visto l'accaduto, raccontarono  loro ciò che era successo all'indemoniato e il fatto dei porci. 17  Allora essi cominciarono a pregarlo che se ne andasse dal loro  territorio. 18 Mentre egli saliva sulla barca, colui che era stato  indemoniato lo pregava di poter rimanere con lui; 19 ma Gesù non glielo  permise; gli disse invece: «Va' a casa tua dai tuoi e racconta loro  quali grandi cose il Signore ti ha fatto e come ha avuto pietà di te».  20 Egli se ne andò e cominciò a predicare per la Decapoli tutto quanto  Gesù gli aveva fatto; tutti restavano meravigliati.

La donna dal flusso di sangue; la figlia di Iairo
21  E, quando Gesù passò nuovamente all'altra riva in barca, una grande  folla si radunò intorno a lui; ed egli se ne stava in riva al mare. 22  Allora venne uno dei capi della sinagoga, di nome Iairo, il quale  vedutolo, gli si gettò ai piedi, 23 e lo pregò con molta insistenza,  dicendo: «La mia figliola è agli estremi; vieni a imporle le mani,  affinché sia guarita e viva». 24 Ed egli se ne andò con lui. Una grande  folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. 25 Ora una donna che aveva  un flusso di sangue già da dodici anni 26 e aveva molto sofferto da  parte di parecchi medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun  giovamento, anzi piuttosto peggiorando, 27 avendo sentito parlare di  Gesù, venne tra la folla alle sue spalle e toccò il suo vestito, 28  poiché diceva: «Se solo tocco le sue vesti sarò guarita». 29 E  immediatamente il flusso del suo sangue si stagnò, ed ella sentì nel suo  corpo di essere guarita da quel male. 30 Ma subito Gesù, avvertendo in  se stesso che una potenza era uscita da lui, voltatosi nella folla,  disse: «Chi mi ha toccato i vestiti?». 31 E i suoi discepoli gli  dissero: «Non vedi che la folla ti stringe da ogni parte e tu dici: "Chi  mi ha toccato?"». 32 Ma egli guardava intorno per vedere colei che  aveva fatto ciò. 33 Allora la donna, paurosa e tremante, sapendo quanto  era avvenuto in lei, venne e gli si gettò ai piedi e gli disse tutta la  verità. 34 Ma egli le disse: «Figliola, la tua fede ti ha guarita; va'  in pace e sii guarita dal tuo male». 35 Mentre egli stava ancora  parlando, vennero alcuni dalla casa del capo della sinagoga, dicendo:  «La tua figlia è morta; perché importuni ancora il Maestro?». 36 Ma  Gesù, appena intese ciò che si diceva, disse al capo della sinagoga:  «Non temere, credi solamente!». 37 E non permise che alcuno lo seguisse,  all'infuori di Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38 E,  giunto a casa del capo della sinagoga, vide un gran trambusto e gente  che piangeva e urlava forte. 39 Ed entrato, disse loro: «Perché fate  tanto chiasso e piangete? La fanciulla non è morta, ma dorme». 40 E  quelli lo deridevano; ma egli, messili tutti fuori, prese con sé il  padre, la madre della fanciulla e coloro che erano con lui, ed entrò là  dove giaceva la fanciulla. 41 Quindi presa la fanciulla per mano, le  disse: «Talitha cumi»; che tradotto vuol dire: «Fanciulla, ti dico:  Alzati!». 42 E subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; ella  aveva infatti dodici anni. Ed essi furono presi da un grande stupore. 43  Ma egli comandò loro con fermezza che nessuno lo venisse a sapere; poi  ordinò che si desse da mangiare alla fanciulla.

Gesù disprezzato in Nazaret
6:1  Poi uscì di là e venne nella sua patria, e i suoi discepoli lo  seguirono. 2 E, venuto il sabato, si mise ad insegnare nella sinagoga. E  molti, udendolo, stupivano e dicevano: «Da dove vengono a costui queste  cose? Che sapienza è mai questa che gli è data? E come mai si compiono  tali potenti opere per mano sua? 3 Non è costui il falegname, il figlio  di Maria, il fratello di Giacomo, di Iose, di Giuda e di Simone? E le  sue sorelle non sono qui fra noi?». Ed erano scandalizzati a causa di  lui. 4 Ma Gesù disse loro: «Nessun profeta è disonorato, se non nella  sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua». 5 E non potè fare lì  alcuna opera potente, salvo che guarire pochi infermi, imponendo loro le  mani. 6 E si meravigliava della loro incredulità; e andava in giro per i  villaggi, insegnando.

La missione dei dodici
7  Poi egli chiamò a sé i dodici e cominciò a mandarli a due a due; e  diede loro potere sugli spiriti immondi. 8 E ordinò loro che non  prendessero nulla per il viaggio, eccetto un bastone soltanto: né sacca  né pane né denaro nella cintura; 9 e che fossero calzati di sandali e  non indossassero due tuniche. 10 Disse loro ancora: «Dovunque entrate in  una casa, fermatevi lì, finché non partiate da quel luogo. 11 Se poi  alcuni non vi ricevono e non vi ascoltano, andando via di là, scuotete  la polvere dai vostri piedi in testimonianza contro di loro. In verità  vi dico che nel giorno del giudizio Sodoma e Gomorra saranno trattate  con più tolleranza che quella città». 12 Così partiti, predicavano che  la gente si doveva ravvedere; 13 e scacciavano molti demoni e ungevano  con olio molti infermi, e li guarivano.

Morte di Giovanni Battista
14  Ora il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato  celebre, e diceva: «Quel Giovanni che battezzava è risuscitato dai  morti; e perciò le potenze miracolose operano in lui». 15 Altri  dicevano: «È Elia»; ed altri: «È un profeta, o come uno dei profeti». 16  Ma Erode, udito questo, diceva: «Quel Giovanni, che io ho fatto  decapitare, è risorto dai morti!». 17 Erode stesso infatti aveva fatto  arrestare Giovanni e l'aveva tenuto legato in carcere a causa di  Erodiade, moglie di Filippo suo fratello, perché egli l'aveva presa per  moglie. 18 Giovanni infatti diceva ad Erode: «Non ti è lecito di avere  la moglie di tuo fratello». 19 Ed Erodiade gli portava rancore e  volentieri l'avrebbe fatto uccidere, ma non poteva. 20 Erode infatti  temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e lo proteggeva; e, dopo  averlo udito, faceva molte cose e lo ascoltava volentieri. 21 Ora,  venuto un giorno propizio, Erode per il suo compleanno offrì un  banchetto ai suoi grandi, ai comandanti e ai notabili della Galilea. 22  La figlia di Erodiade stessa entrò e danzò, e piacque ad Erode e a  coloro che erano a tavola con lui; allora il re disse alla fanciulla:  «Domandami tutto ciò che vuoi e io te lo darò». 23 E le giurò:  «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fino alla metà del mio  regno!». 24 Ella uscì, e disse a sua madre: «Che cosa devo chiedere?».  Quella rispose: «La testa di Giovanni Battista». 25 Ed ella, ritornata  subito dal re, gli fece in fretta la richiesta, dicendo: «Io desidero  che tu mi dia immediatamente, su un piatto, la testa di Giovanni  Battista». 26 E il re, sebbene ne fosse molto rattristato, a motivo del  giuramento e per rispetto dei convitati, non volle opporle un rifiuto.  27 Così il re mandò subito una guardia, con l'ordine di portargli la  testa di Giovanni. 28 E quegli andò, lo decapitò in prigione e portò la  sua testa su un piatto e la diede alla fanciulla, e la fanciulla la  diede a sua madre. 29 E, quando i suoi discepoli udirono ciò, vennero,  presero il suo corpo e lo posero in un sepolcro.

Prima moltiplicazione dei pani
30  Ora gli apostoli si radunarono intorno a Gesù, e gli riferirono tutto  quello che avevano fatto ed insegnato. 31 Ed egli disse loro: «Venite in  disparte in un luogo solitario e riposatevi un po'». Poiché era tanta  la gente che andava e veniva, che essi non avevano neppure il tempo di  mangiare. 32 Partirono quindi in barca verso un luogo solitario e  appartato. 33 La folla però li vide partire, e molti lo riconobbero; e  da tutte le città accorsero là a piedi ed arrivarono prima di loro; e si  strinsero intorno a lui. 34 E Gesù, sbarcato, vide una grande folla e  ne ebbe compassione, perché erano come pecore senza pastore; e prese a  insegnare loro molte cose. 35 Ed essendo già tardi, i suoi discepoli gli  si avvicinarono e gli dissero: «Questo luogo è deserto, ed è già tardi.  36 Licenzia questa gente perché se ne vada nelle campagne e nei  villaggi all'intorno a comprarsi del pane, perché non ha nulla da  mangiare». 37 Ma egli, rispondendo, disse loro: «Date voi a loro da  mangiare». Ed essi gli dissero: «Dobbiamo andare noi a comperare del  pane per duecento denari e dare loro da mangiare?». 38 Ed egli disse  loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Ed essi, accertatisi,  dissero: «Cinque pani e due pesci». 39 Allora egli ordinò loro di farli  accomodare tutti, per gruppi, sull'erba verde. 40 Così essi si sedettero  in gruppi di cento e di cinquanta. 41 Poi egli prese i cinque pani e i  due pesci e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse; quindi spezzò i  pani e li diede ai suoi discepoli, perché li distribuissero loro; e  divise pure i due pesci fra tutti. 42 Mangiarono tutti a sazietà. 43 E  raccolsero dodici ceste piene di pezzi di pane e di resti dei pesci. 44  Or coloro che avevano mangiato di quei pani erano cinquemila uomini.

Gesù cammina sul mare
45  Subito dopo Gesù costrinse i suoi discepoli a salire nella barca e  precederlo all'altra riva verso Betsaida, mentre egli licenziava la  folla. 46 Appena l'ebbe congedata, salì sul monte a pregare. 47 Fattosi  sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era a terra tutto solo. 48  E, vedendo i discepoli affaticarsi a remare, perché avevano il vento  contrario, verso la quarta vigilia della notte, egli andò verso loro  camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. 49 Ma essi, vedendolo  camminare sul mare, pensavano che fosse un fantasma e si misero a  gridare, 50 perché lo avevano visto tutti e si erano spaventati; ma egli  subito parlò loro e disse: «Fatevi animo, sono io, non temete!». 51 Poi  salì con loro sulla barca e il vento si calmò; ed essi erano  enormemente stupiti in se stessi e si meravigliarono, 52 perché non  avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito. 53  Compiuta la traversata, giunsero nella contrada di Gennesaret e vi  approdarono. 54 E, scesi dalla barca, subito la gente lo riconobbe; 55  e, percorrendo per tutta quella regione all'intorno, incominciò a  portare i malati sui lettucci, ovunque sentiva che si trovasse; 56 e  dovunque egli giungeva, in villaggi, città o borgate, la gente metteva  gli infermi sulle piazze e lo pregava di poter toccare almeno il lembo  del suo vestito; e tutti quelli che lo toccavano erano guariti.

La tradizione degli anziani
7:1  Allora si riunirono intorno a lui i farisei e alcuni scribi venuti da  Gerusalemme. 2 E, avendo visto che alcuni dei suoi discepoli mangiavano  il cibo con le mani impure, cioè non lavate, li accusarono. 3 Infatti i  farisei e tutti i Giudei non mangiano se non si sono prima lavate le  mani con gran cura, attenendosi alla tradizione degli anziani; 4 e,  quando tornano dalla piazza, non mangiano senza prima essersi  purificati. Ci sono molte altre cose, che sono tenuti ad osservare per  tradizione: lavatura di coppe, di brocche, di vasi di rame e di letti. 5  Poi i farisei e gli scribi gli domandarono: «Perché i tuoi discepoli  non si comportano secondo la tradizione degli anziani, ma prendono il  cibo senza lavarsi le mani?». 6 Ma egli, rispondendo, disse loro: «Ben  profetizzò Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi  onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. 7 Ma invano mi  rendono un culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". 8  Trascurando infatti il comandamento di Dio, vi attenete alla tradizione  degli uomini: lavatura di brocche e di coppe; e fate molte altre cose  simili». 9 Disse loro ancora: «Voi siete abili nell'annullare il  comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. 10 Mosè infatti  ha detto: "Onora tuo padre e tua madre", e: "Chi maledice il padre o la  madre sia messo a morte". 11 Ma voi dite: "Se un uomo dice a suo padre o  a sua madre: Tutto quello con cui potrei assisterti è Corban cioè  un'offerta a Dio", 12 non gli lasciate più far nulla per suo padre o per  sua madre, 13 annullando così la parola di Dio con la vostra  tradizione, che voi avete tramandata. E fate molte altre cose simili».  14 Poi, chiamata a sé tutta la folla, disse loro: «Ascoltatemi tutti ed  intendete: 15 Non c'è nulla di esterno all'uomo che, entrando in lui,  possa contaminarlo; sono invece le cose che escono da lui che lo  contaminano. 16 Chi ha orecchi da udire, oda!». 17 Quando poi egli fu  rientrato in casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo  interrogarono sul significato della parabola. 18 Ed egli disse loro:  «Siete anche voi così privi d'intelligenza? Non capite voi che tutto ciò  che dal di fuori entra nell'uomo non può contaminarlo, 19 perché non  entra nel suo cuore, ma nel ventre, e poi se ne va nella fogna?». Così  dicendo, dichiarava puri tutti gli alimenti. 20 Disse ancora: «Ciò che  esce dall'uomo, quello lo contamina. 21 Dal di dentro infatti, cioè dal  cuore degli uomini, procedono pensieri malvagi, adultéri, fornicazioni,  omicidi, 22 furti, cupidigie, malizie, frodi, insolenza, invidia,  bestemmia, orgoglio, stoltezza. 23 Tutte queste cose malvagie escono dal  di dentro dell'uomo e lo contaminano».

La donna sirofenicia
24  Poi partì di là e andò nel territorio di Tiro e di Sidone; entrò in una  casa e non voleva che alcuno lo sapesse, ma non potè restare nascosto.  25 Infatti una donna, la cui figlia aveva uno spirito immondo, avendo  sentito parlare di Gesù, venne e gli si gettò ai piedi. 26 Or quella  donna era greca, sirofenicia di origine; e lo pregava di scacciare il  demone da sua figlia; 27 ma Gesù le disse: «Lascia che si sazino prima i  figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai  cagnolini». 28 Ma ella rispose e gli disse: «Dici bene, o Signore, ma  anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli». 29  Allora egli le disse: «Per questa tua parola, va'; il demone è uscito  da tua figlia». 30 Ed ella, tornata a casa sua, trovò la figlia coricata  a letto, e il demone era uscito da lei.

Guarigione di un sordomuto della Decapoli
31  Poi Gesù, partito di nuovo dal territorio di Tiro e di Sidone, giunse  al mare di Galilea, in mezzo al territorio della Decapoli. 32 E gli  presentarono un sordo che parlava a stento, pregandolo di imporgli le  mani. 33 Ed egli, condottolo in disparte, lontano dalla folla, gli mise  le dita negli orecchi e, dopo aver sputato, gli toccò la lingua. 34 Poi,  alzati gli occhi al cielo, sospirò e gli disse: «Effata», che vuol  dire: «Apriti!». 35 E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il  nodo della sua lingua e parlava distintamente. 36 E Gesù ordinò loro di  non dirlo a nessuno; ma quanto più lo vietava loro, tanto più essi lo  divulgavano. 37 E, pieni di stupore, dicevano: «Egli ha fatto bene ogni  cosa: egli fa udire i sordi e parlare i muti!».

Seconda moltiplicazione dei pani
8:1  In quei giorni, essendovi una folla grandissima e non avendo da  mangiare, Gesù chiamò a sé i suoi discepoli, e disse loro: 2 «Ho pietà  di questa folla, perché sono già tre giorni che stanno con me, e non  hanno di che mangiare. 3 E se io li rimando digiuni a casa, verranno  meno per via; alcuni di loro, infatti, sono venuti da lontano». 4 E i  suoi discepoli gli risposero: «Come potrebbe alcuno saziare di pane  costoro, qui nel deserto?». 5 Ed egli domandò loro: «Quanti pani  avete?». Essi dissero: «Sette». 6 Allora egli ordinò alla folla di  sedere per terra; e presi i sette pani, rese grazie, li spezzò e li  diede ai suoi discepoli, perché li distribuissero alla folla; ed essi li  distribuirono. 7 Avevano pure alcuni pesciolini; dopo averli benedetti,  ordinò che anche quelli fossero distribuiti alla folla. 8 Così essi  mangiarono a sazietà; e i discepoli portarono via sette panieri di pezzi  avanzati. 9 Or quelli che avevano mangiato erano circa quattromila; poi  li licenziò. 10 E subito, salito in barca con i suoi discepoli, andò  dalle parti di Dalmanuta.

Il lievito dei farisei
11  Sopraggiunsero i farisei e cominciarono a discutere con lui,  chiedendogli un segno dal cielo per metterlo alla prova. 12 Ma egli,  gemendo nel suo spirito, disse: «Perché questa generazione chiede un  segno? In verità vi dico che non sarà dato alcun segno a questa  generazione». 13 Quindi lasciatili, salì di nuovo in barca e passò  all'altra riva. 14 Ora i discepoli avevano dimenticato di prendere del  pane e non avevano con sé nella barca che un pane solo. 15 Ed egli li  ammoniva, dicendo: «State attenti, guardatevi dal lievito dei farisei e  dal lievito di Erode!». 16 Ma essi discutevano fra di loro dicendo: «Noi  non abbiamo pane». 17 Accortosene, Gesù disse loro: «Perché discutete  sul fatto che non avete pane? Non capite ancora e non intendete? Avete  il vostro cuore ancora indurito? 18 Avete occhi e non vedete, avete  orecchi e non udite? E non vi ricordate? 19 Quando spezzai i cinque pani  per i cinquemila, quante ceste piene di pezzi avete raccolto?». Essi  dissero: «Dodici». 20 «E quando spezzai i sette pani per i quattromila,  quanti panieri pieni di pezzi raccoglieste?». Ed essi dissero: «Sette».  21 Ed egli disse loro: «Come, ancora non capite?».

Guarigione del cieco di Betsaida
22  Poi venne a Betsaida; e gli portarono un cieco, pregandolo di toccarlo.  23 Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e,  dopo avergli sputato sugli occhi e impostegli le mani, gli domandò se  vedesse qualcosa. 24 E quegli, alzando gli occhi, disse: «Vedo gli  uomini camminare e mi sembrano alberi». 25 Allora gli pose di nuovo le  mani sugli occhi e lo fece guardare in alto; ed egli recuperò la vista e  vedeva tutti chiaramente. 26 E Gesù lo rimandò a casa sua, dicendo:  «Non entrare nel villaggio e non dirlo ad alcuno nel villaggio».

Confessione di Pietro
27  Poi Gesù con i suoi discepoli, se ne andò per le borgate di Cesarea di  Filippo; e lungo il cammino interrogò i suoi discepoli, dicendo loro:  «Chi dice la gente che io sia?». 28 Essi risposero: «Alcuni Giovanni  Battista, altri Elia, ed altri uno dei profeti». 29 Ed egli disse loro:  «Ma voi, chi dite che io sia?». E Pietro, rispondendo, gli disse: «Tu  sei il Cristo». 30 Allora egli intimò loro severamente di non parlare di  lui ad alcuno. 31 Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che  il Figlio dell'uomo soffrisse molte cose, fosse riprovato dagli anziani,  dai capi dei sacerdoti e dagli scribi e fosse ucciso, e dopo tre giorni  risuscitasse. 32 E parlava di queste cose apertamente. Allora Pietro,  lo prese in disparte e cominciò a riprenderlo. 33 Ma egli, voltatosi e  riguardando i suoi discepoli, sgridò Pietro, dicendo: «Vattene lontano  da me, Satana, perché tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle  cose degli uomini».

Del prendere la propria croce
34  Poi chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: «Chiunque  vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi  segua, 35 perché chiunque vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi  perderà la sua vita per amor mio e dell'evangelo, la salverà. 36 Che  gioverà infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde  l'anima sua? 37 O che cosa potrebbe dare l'uomo in cambio dell'anima  sua? 38 Perché chi si vergognerà di me e delle mie parole, in mezzo a  questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si  vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo, con i santi  angeli».

9:1  Poi disse loro: «In verità vi dico che vi sono alcuni qui presenti che  non gusteranno la morte, senza aver visto il regno di Dio venire con  potenza».

La trasfigurazione
2  Sei giorni dopo Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li  condusse in disparte, essi soli, sopra un alto monte; e fu trasfigurato  davanti a loro. 3 E le sue vesti divennero risplendenti e bianchissime,  come neve, più bianche di ciò che potrebbe fare alcun lavandaio sulla  terra. 4 Ed apparve loro Elia con Mosè, i quali conversavano con Gesù. 5  Pietro allora, prendendo la parola, disse a Gesù: «Maestro, è bene per  noi stare qui; facciamo dunque tre tende: una per te, una per Mosè e una  per Elia!». 6 Egli infatti non sapeva che cosa dire, perché erano  spaventati. 7 Venne poi una nuvola che li adombrò; e dalla nuvola uscì  una voce che disse: «Questi è il mio amato Figlio; ascoltatelo!». 8 Ed  improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non  Gesù tutto solo con loro. 9 Ora, come scendevano dal monte, Gesù ordinò  loro di non raccontare ad alcuno le cose che avevano visto, fino a  quando il Figlio dell'uomo sarebbe risuscitato dai morti. 10 Ed essi  tennero per sé quella dichiarazione e discutevano fra di loro che cosa  significasse risuscitare dai morti. 11 Poi lo interrogarono, dicendo:  «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». 12 Ed egli,  rispondendo, disse loro: «Elia veramente deve venire prima e ristabilire  ogni cosa; ma come sta scritto del Figlio dell'uomo: Egli dovrà  soffrire molte cose ed essere disprezzato. 13 Ma io vi dico che Elia è  venuto e gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto, come era scritto  di lui».

Il fanciullo epilettico
14  Ritornato poi dai discepoli, vide una grande folla intorno a loro e  degli scribi, che disputavano con loro. 15 E subito tutta la folla,  vedutolo, sbigottì e accorse a salutarlo. 16 Allora egli domandò agli  scribi: «Di che cosa discutete con loro?». 17 Ed uno della folla,  rispondendo, disse: «Maestro, ti avevo condotto mio figlio che ha uno  spirito muto, 18 e dovunque lo afferra, lo strazia ed egli schiuma,  digrigna i denti e si irrigidisce. Così ho detto ai tuoi discepoli di  scacciarlo, ma non hanno potuto». 19 Ed egli, rispondendogli, disse: «O  generazione incredula, fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi  sopporterò? portatelo da me». 20 Ed essi glielo portarono. Ma appena lo  vide, lo spirito lo scosse con violenza, e il fanciullo, caduto a terra,  si rotolava schiumando. 21 E Gesù domandò al padre di lui: «Da quanto  tempo gli accade questo?». Ed egli disse: «Dalla sua fanciullezza. 22 E  spesso lo ha gettato nel fuoco e nell'acqua per distruggerlo ma, se tu  puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». 23 E Gesù gli disse: «Se tu  puoi credere, ogni cosa è possibile a chi crede». 24 Subito il padre  del fanciullo, gridando con lacrime, disse: «Io credo Signore, sovvieni  alla mia incredulità». 25 Allora Gesù, vedendo accorrere la folla,  sgridò lo spirito immondo dicendogli: «Spirito muto e sordo, io te lo  comando, esci da lui e non entrare mai più in lui». 26 E il demone,  gridando e straziandolo grandemente, se ne uscì. E il fanciullo divenne  come morto, sicché molti dicevano: «È morto». 27 Ma Gesù, presolo per  mano, lo sollevò, ed egli si alzò in piedi. 28 Or quando Gesù fu entrato  in casa, i suoi discepoli lo interrogarono in privato: «Perché non  abbiamo noi potuto scacciarlo?». 29 Ed egli disse loro: «Questa specie  di spiriti non si può scacciare in altro modo, se non con la preghiera e  il digiuno».

Il maggiore nel regno dei cieli
30  Poi, partiti di là, attraversarono la Galilea; ed egli non voleva che  alcuno lo sapesse. 31 Egli infatti ammaestrava i suoi discepoli e diceva  loro: «Il Figlio dell'uomo sarà presto dato nelle mani degli uomini ed  essi lo uccideranno; ma dopo essere stato ucciso, risusciterà il terzo  giorno». 32 Essi però non comprendevano questo parlare e avevano timore  di interrogarlo. 33 Giunsero poi a Capernaum; e quando fu in casa,  domandò loro: «Di che discutevate fra di voi per la strada?». 34 Ed essi  tacquero, perché per via avevano discusso intorno a chi fra di loro  fosse il più grande. 35 Allora, postosi a sedere, egli chiamò i dodici, e  disse loro: «Se alcuno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il  servo di tutti». 36 E preso un bambino, lo pose in mezzo a loro; poi,  presolo in braccio, disse loro: 37 «Chiunque riceve uno di questi  bambini nel mio nome, riceve me; e chiunque riceve me, non riceve me, ma  colui che mi ha mandato».

Chi non è contro di noi è per noi
38  Allora Giovanni, prendendo la parola, gli disse: «Maestro, noi abbiamo  visto un tale che non ci segue scacciare demoni nel tuo nome e glielo  abbiamo proibito, perché non ci segue». 39 Ma Gesù disse: «Non glielo  proibite, perché nessuno può fare un'opera potente nel nome mio, e  subito dopo dire male di me. 40 Poiché chi non è contro di noi, è per  noi. 41 Chiunque infatti vi dà da bere un bicchiere d'acqua nel nome  mio, perché siete di Cristo, io vi dico in verità che non perderà  affatto la sua ricompensa».

Gli scandali
42  «E chiunque scandalizzerà uno di questi piccoli che credono in me,  sarebbe meglio per lui che gli fosse legata intorno al collo una pietra  da mulino e che fosse gettato in mare. 43 Ora, se la tua mano ti è  occasione di peccato, tagliala; è meglio per te entrare monco nella  vita, che avere due mani e andare nella Geenna, nel fuoco  inestinguibile, 44 dove il loro verme non muore e il fuoco non si  spegne. 45 E se il tuo piede ti è occasione di peccato, taglialo; è  meglio per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere  gettato nella Geenna, nel fuoco inestinguibile, 46 dove il loro verme  non muore e il fuoco non si spegne. 47 E se l'occhio tuo ti è occasione  di peccato, cavalo; è meglio per te entrare con un occhio solo nella  vita, che averne due ed essere gettato nella Geenna del fuoco, 48 dove  il loro verme non muore e il fuoco non si spegne. 49 Poiché ognuno deve  essere salato col fuoco, e ogni sacrificio deve essere salato col sale.  50 Il sale è buono, ma se il sale diviene insipido, con che cosa gli  darete sapore? Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni  con gli altri».

Del divorzio
10:1  Poi, partendo di là, si recò nel territorio della Giudea lungo il  Giordano, e di nuovo le folle si radunarono intorno a lui; ed egli  nuovamente, come al solito, le ammaestrava. 2 E i farisei, per metterlo  alla prova, gli domandarono: «È lecito al marito ripudiare la moglie?». 3  Ed egli, rispondendo, disse loro: «Che cosa vi ha comandato Mosè?». 4  Essi dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di divorzio e di  ripudiare la moglie». 5 E Gesù, rispondendo, disse loro: «Fu a causa  della durezza del vostro cuore che egli scrisse questa disposizione; 6  ma al principio della creazione, Dio li fece maschio e femmina. 7 Perciò  l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie; 8 e i due  diverranno una stessa carne; così non sono più due, ma una sola carne. 9  L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha unito!». 10 E in casa i suoi  discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. 11 Allora egli  disse loro: «Chiunque manda via la propria moglie e ne sposa un'altra,  commette adulterio contro di lei. 12 Similmente, se la moglie lascia il  proprio marito e ne sposa un altro, commette adulterio».

Gesù benedice i fanciulli
13  Allora, gli furono presentati dei fanciulli, perché li toccasse; ma i  discepoli sgridavano coloro che li portavano. 14 E Gesù, nel vedere ciò,  si indignò; e disse loro: «Lasciate che i piccoli fanciulli vengano a  me e non glielo impedite, perché di tali è il regno di Dio. 15 In verità  vi dico che chiunque non riceve il regno di Dio come un piccolo  fanciullo, non entrerà in esso». 16 E, presili in braccio, li benedisse,  imponendo loro le mani.

Il giovane ricco
17  Ora, mentre stava per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro; e  inginocchiatosi davanti a lui, gli chiese: «Maestro buono, cosa devo  fare per ereditare la vita eterna?». 18 E Gesù gli disse: «Perché mi  chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio. 19 Tu conosci i  comandamenti: "Non commettere adulterio. Non uccidere. Non rubare. Non  dire falsa testimonianza. Non frodare. Onora tuo padre e tua madre"». 20  Ed egli, rispondendo, gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho  osservate fin dalla mia fanciullezza». 21 Allora Gesù, fissandolo nel  volto, l'amò e gli disse: «Una cosa ti manca; va', vendi tutto quello  che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni,  prendi la tua croce e seguimi». 22 Ma egli, rattristatosi per quella  parola, se ne andò dolente, perché aveva molti beni. 23 Allora Gesù,  volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto  difficilmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di  Dio!». 24 E i discepoli sbigottirono alle sue parole. Ma Gesù, prendendo  di nuovo la parola, disse loro: «Figli, quanto è difficile, per coloro  che confidano nelle ricchezze entrare nel regno di Dio. 25 È più facile  che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel  regno di Dio». 26 Ed essi, ancora più stupiti, dicevano fra di loro: «E  chi dunque può essere salvato?». 27 Ma Gesù, fissando lo sguardo su di  loro, disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma non a Dio, perché  ogni cosa è possibile a Dio». 28 E Pietro prese a dirgli: «Ecco, noi  abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito». 29 Allora Gesù,  rispondendo, disse: «Io vi dico in verità che non c'è nessuno che abbia  lasciato casa o fratelli o sorelle o padre o madre o moglie o figli o  poderi per amor mio e dell'evangelo, 30 che non riceva il centuplo ora,  in questo tempo, in case, fratelli, sorelle, madre, figli e poderi,  insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna. 31 Ma  molti primi saranno ultimi, e molti ultimi saranno primi».

La domanda dei figli di Zebedeo
32  Or essi si trovavano in viaggio per salire a Gerusalemme, e Gesù li  precedeva, ed essi erano sgomenti e lo seguivano con timore. Ed egli  presi nuovamente i dodici in disparte, prese a dir loro quello che gli  sarebbe accaduto: 33 «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio  dell'uomo sarà dato nelle mani dei capi dei sacerdoti e degli scribi; ed  essi lo condanneranno a morte e lo consegneranno nelle mani dei  gentili, 34 i quali lo scherniranno, lo flagelleranno, gli sputeranno  addosso e l'uccideranno, ma il terzo giorno egli risusciterà». 35 Allora  Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si accostarono a lui, dicendo:  «Maestro, noi desideriamo che tu faccia per noi ciò che ti chiederemo».  36 Ed egli disse loro: «Che volete che io vi faccia?». 37 Essi gli  dissero: «Concedici di sedere uno alla tua destra e l'altro alla tua  sinistra nella tua gloria». 38 E Gesù disse loro: «Voi non sapete quello  che domandate. Potete voi bere il calice che io berrò ed essere  battezzati del battesimo di cui io sono battezzato?». Essi gli dissero:  «Sì, lo possiamo». 39 E Gesù disse loro: «Voi certo berrete il calice  che io bevo e sarete battezzati del battesimo di cui io sono battezzato,  40 ma quanto a sedere alla mia destra o alla mia sinistra, non sta a me  darlo, ma è per coloro ai quali è stato preparato». 41 Udito ciò, gli  altri dieci cominciarono ad indignarsi contro Giacomo e Giovanni. 42 Ma  Gesù, chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che coloro che sono  ritenuti i sovrani delle nazioni le signoreggiano, e i loro grandi  esercitano dominio su di esse; 43 ma tra voi non sarà così; anzi  chiunque vorrà diventare grande tra voi, sarà vostro servo; 44 e  chiunque fra voi vorrà essere il primo, sarà schiavo di tutti. 45 Poiché  anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per  servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti».

Il cieco di Gerico
46  Giunsero così a Gerico. E come egli usciva da Gerico con i suoi  discepoli e con una grande folla, un certo figlio di Timeo, Bartimeo il  cieco, sedeva lungo la strada mendicando. 47 Or avendo udito che chi  passava era Gesù il Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Gesù, Figlio  di Davide, abbi pietà di me!». 48 Molti lo sgridavano affinché tacesse,  ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di  me!». 49 E Gesù, fermatosi, ordinò che lo si chiamasse. Chiamarono  dunque il cieco dicendogli: «Fatti animo, alzati, egli ti chiama!». 50  Allora egli, gettando via il suo vestito, si alzò e venne a Gesù. 51 E  Gesù, rivolgendogli la parola, disse: «Che vuoi che io ti faccia?». Il  cieco gli disse: «Rabboni, che io recuperi la vista!». 52 E Gesù gli  disse: «Va', la tua fede ti ha guarito». E in quell'istante recuperò la  vista e si mise a seguire Gesù per la via.

Ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme
11:1  Ora quando furono giunti vicino a Gerusalemme, verso Betfage e Betania,  presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli, 2  dicendo loro: «Andate nel villaggio che vi sta di fronte e, appena  entrati in esso, troverete un puledro d'asino legato, sul quale nessuno è  ancora salito; scioglietelo e conducetelo da me. 3 E se qualcuno vi  dice: "Perché fate questo?". Rispondete: "Il Signore ne ha bisogno. Lo  rimanderà qui subito"». 4 Essi dunque andarono e trovarono il puledro  legato vicino ad una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero. 5 Alcuni  dei presenti dissero loro: «Cosa fate? Perché sciogliete il puledro?». 6  Ed essi risposero loro come Gesù aveva loro indicato, e quelli li  lasciarono andare. 7 Allora essi condussero il puledro a Gesù, vi posero  sopra i loro mantelli, ed egli vi si sedette sopra. 8 E molti  stendevano i loro vestiti sulla strada, e altri tagliavano rami dagli  alberi e li spargevano sulla strada. 9 E tanto quelli che precedevano  come quelli che seguivano, gridando, dicevano: «Osanna! Benedetto colui  che viene nel nome del Signore! 10 Benedetto il regno di Davide nostro  padre, che viene nel nome del Signore. Osanna nei luoghi altissimi!». 11  Così Gesù entrò in Gerusalemme e nel tempio; e, dopo aver osservato  bene ogni cosa, essendo ormai tardi, uscì con i dodici diretto a  Betania.

Il fico seccato; la purificazione del tempio
12  Il giorno seguente, usciti da Betania, egli ebbe fame. 13 E, vedendo da  lontano un fico che aveva delle foglie, andò a vedere se vi trovasse  qualcosa; ma, avvicinatosi ad esso, non vi trovò altro che foglie,  perché non era il tempo dei fichi. 14 Allora Gesù, rivolgendosi al fico,  disse: «Nessuno mangi mai più frutto da te in eterno». E i suoi  discepoli l'udirono. 15 Così giunsero a Gerusalemme. E Gesù, entrato nel  tempio, cominciò a scacciare quelli che nel tempio vendevano e  compravano e rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei  venditori di colombi. 16 E non permetteva ad alcuno di portare oggetti  attraverso il tempio. 17 E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto: "La  mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti"? Voi,  invece, ne avete fatto un covo di ladroni!». 18 Ora gli scribi e i capi  dei sacerdoti, avendo udito queste cose, cercavano il modo di farlo  morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era rapita  in ammirazione del suo insegnamento. 19 E, quando fu sera, Gesù uscì  fuori dalla città. 20 Il mattino seguente, ripassando vicino al fico, lo  videro seccato fin dalle radici. 21 E Pietro, ricordandosi, gli disse:  «Maestro, ecco, il fico che tu maledicesti è seccato». 22 Allora Gesù,  rispondendo, disse loro: «Abbiate la fede di Dio! 23 Perché in verità vi  dico che se alcuno dirà a questo monte: "Spostati e gettati nel mare", e  non dubiterà in cuor suo, ma crederà che quanto dice avverrà, qualunque  cosa dirà, gli sarà concesso. 24 Perciò vi dico: Tutte le cose che  domandate pregando, credete di riceverle e le otterrete. 25 E quando vi  mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate affinché  anche il Padre vostro, che è nei cieli, perdoni i vostri peccati. 26 Ma  se voi non perdonate, neanche il Padre vostro, che è nei cieli,  perdonerà i vostri peccati».

Del battesimo di Giovanni
27  Poi vennero di nuovo a Gerusalemme; e mentre egli passeggiava per il  tempio, i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani si accostarono a  lui, 28 e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha  dato codesta autorità per fare queste cose?». 29 E Gesù, rispondendo,  disse loro: «Anch'io vi domanderò una cosa; rispondetemi dunque, ed io  vi dirò con quale autorità faccio queste cose. 30 Il battesimo di  Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». 31 Ed essi  ragionavano tra di loro, dicendo: «Se diciamo dal cielo, egli dirà:  "Perché dunque non gli credeste?". 32 Ma se diciamo dagli uomini, noi  abbiamo paura del popolo, poiché tutti ritenevano che Giovanni fosse  veramente un profeta». 33 Perciò, rispondendo, dissero a Gesù: «Non lo  sappiamo». E Gesù, rispondendo, disse loro: «Neppure io vi dico con  quale autorità faccio queste cose».

Parabola dei malvagi vignaioli
12:1  Poi egli cominciò a parlar loro in parabole: «Un uomo piantò una vigna,  vi fece attorno una siepe, vi scavò un luogo dove pigiare l'uva, vi  costruì una torre, e l'affidò a dei vignaioli, poi se ne andò lontano. 2  Nella stagione della raccolta inviò a quei vignaioli un servo per  ricevere da loro la sua parte del frutto della vigna. 3 Ma essi lo  presero, lo batterono e lo rimandarono a mani vuote. 4 Egli mandò loro  di nuovo un altro servo; ma essi, dopo avergli tirate delle pietre, lo  ferirono alla testa e lo rimandarono vilipeso. 5 Ne inviò ancora un  altro e questi lo uccisero. Poi ne mandò molti altri, e di questi alcuni  furono percossi, altri uccisi. 6 Gli restava ancora uno da mandare: il  suo amato figlio. Per ultimo mandò loro anche lui, dicendo: "Avranno  almeno rispetto per mio figlio". 7 Ma quei vignaioli dissero fra loro:  "Costui è l'erede, venite, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra". 8 Così  lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori dalla vigna. 9 Che farà  dunque il padrone della vigna? Egli verrà e sterminerà quei vignaioli e  darà la vigna ad altri. 10 Non avete neppure letto questa scrittura: "La  pietra che gli edificatori hanno scartata è divenuta la testata  d'angolo. 11 Ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa meravigliosa agli  occhi nostri"?». 12 Allora essi cercavano di prenderlo, perché avevano  capito che egli aveva detto quella parabola contro di loro; ma ebbero  paura della folla; e, lasciatolo, se ne andarono.

La questione del tributo
13  Gli mandarono poi alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo  nelle parole. 14 Ed essi, giunti, gli dissero: «Maestro, noi sappiamo  che tu sei verace e non hai riguardi per nessuno, perché non badi  all'apparenza delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. È  lecito o no pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo pagarlo o no?». 15 Ma  egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché mi tentate?  Portatemi un denaro perché lo veda». 16 Essi glielo portarono. Ed egli  disse loro: «Di chi è questa immagine e questa iscrizione?». Essi gli  dissero: «Di Cesare». 17 Allora Gesù rispose e disse loro: «Rendete a  Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che è di Dio». Ed essi si  meravigliarono di lui.

I sadducei e la risurrezione
18  Poi si presentarono a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è  risurrezione, e lo interrogarono, dicendo: 19 «Maestro, Mosè ci lasciò  scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli,  il fratello di lui deve sposare la vedova per suscitare una discendenza a  suo fratello. 20 Ora vi erano sette fratelli; il primo prese moglie e  morì senza lasciare figli. 21 Quindi la prese il secondo, ma anche  questi morì senza lasciare figli; così pure il terzo. 22 Tutti e sette  l'ebbero per moglie, e morirono senza lasciare figli. Infine, dopo  tutti, morì anche la donna. 23 Nella risurrezione dunque, quando  risusciteranno, di chi di loro sarà ella moglie? Poiché tutti e sette  l'hanno avuta per moglie». 24 Ma Gesù, rispondendo, disse loro: «Non è  proprio per questo che siete in errore, perché non conoscete né le  Scritture né la potenza di Dio? 25 Infatti, quando gli uomini  risusciteranno dai morti, né si ammoglieranno né si mariteranno, ma  saranno come gli angeli in cielo. 26 Riguardo poi alla risurrezione dei  morti, non avete letto nel libro di Mosè, come Dio gli parlò dal roveto,  dicendo: "Io sono il Dio di Abrahamo, il Dio di Isacco e il Dio di  Giacobbe"? 27 Egli non è Dio dei morti, ma Dio dei viventi. Voi, dunque,  vi sbagliate grandemente».

Il grande comandamento
28  Allora uno degli scribi che aveva udita la loro discussione,  riconoscendo che egli aveva loro risposto bene, si accostò e gli  domandò: «Qual è il primo comandamento di tutti?». 29 E Gesù gli  rispose: «Il primo comandamento di tutti è: "Ascolta, Israele: Il  Signore Dio nostro è l'unico Signore", 30 e: "Ama il Signore Dio tuo con  tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e  con tutta la tua forza". Questo è il primo comandamento. 31 E il secondo  è simile a questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non vi è alcun  altro comandamento maggiore di questi». 32 Allora lo scriba gli disse:  «Bene, Maestro. Hai detto secondo verità che vi è un sol Dio e non ve  n'è alcun altro all'infuori di lui; 33 e che amarlo con tutto il cuore,  con tutta la mente, con tutta l'anima e con tutta la forza, e amare il  prossimo come se stessi vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».  34 E Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Tu non  sei lontano dal regno di Dio». E nessuno ardiva più interrogarlo.

Il Cristo, Figlio di Davide
35  E Gesù, insegnando nel tempio, prese a dire: «Come mai gli scribi  dicono che il Cristo è Figlio di Davide? 36 Poiché Davide stesso, per lo  Spirito Santo, disse: "Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla  mia destra, finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi  piedi". 37 Davide stesso dunque lo chiama Signore; come può dunque egli  essere suo figlio?». E la maggior parte della folla lo ascoltava con  piacere.

Censura degli scribi
38  Ed egli diceva loro nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi che  amano passeggiare in lunghe vesti ed essere salutati nelle piazze, 39 e  avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti, 40 che  divorano le case delle vedove e, per mettersi in mostra, fanno lunghe  preghiere; essi riceveranno una più dura condanna».

L'offerta della vedova
41  E Gesù, postosi a sedere di fronte alla cassa del tesoro, osservava  come la gente vi gettava il denaro; e tanti ricchi ne gettavano molto.  42 Venuta una povera vedova, vi gettò due spiccioli, cioè un quadrante.  43 E Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità vi  dico che questa povera vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli  altri. 44 Poiché tutti vi hanno gettato del loro superfluo, mentre ella,  nella sua povertà, vi ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

Il sermone profetico: Principio delle doglie di parto
13:1  Mentre egli usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse:  «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!». 2 E Gesù, rispondendo,  gli disse: «Vedi questi grandi edifici? Non sarà lasciata pietra su  pietra che non sarà diroccata». 3 E, come egli era seduto sul monte  degli Ulivi di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea gli  domandarono in disparte: 4 «Dicci, quando avverranno queste cose, e  quale sarà il segno del tempo in cui tutte queste cose dovranno  compiersi?». 5 E Gesù, rispondendo loro, prese a dire: «Guardate che  nessuno vi seduca. 6 Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: "Sono  io"; e ne sedurranno molti. 7 Ora, quando udrete parlare di guerre e di  rumori di guerre, non vi turbate; perché bisogna che queste cose  avvengano; ma non sarà ancora la fine. 8 Infatti si solleverà nazione  contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in vari  luoghi, carestie ed agitazioni. Queste cose non saranno altro che  l'inizio delle doglie di parto. 9 Badate a voi stessi! Poiché vi  consegneranno ai tribunali e sarete battuti nelle sinagoghe; sarete  portati davanti ai governatori e ai re, per causa mia, in testimonianza a  loro. 10 Ma prima bisogna che l'evangelo sia predicato fra tutte le  genti. 11 Ora, quando vi condurranno via per consegnarvi nelle loro  mani, non preoccupatevi in anticipo di ciò che dovrete dire, e non lo  premeditate; ma dite ciò che vi sarà dato in quell'istante, perché non  siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. 12 Ora, il fratello consegnerà  a morte il fratello e il padre il figlio; e i figli insorgeranno contro  i genitori e li faranno morire. 13 E voi sarete odiati da tutti a causa  del mio nome; ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

Il sermone profetico (seguito): La grande tribolazione
14  «Or quando vedrete l'abominazione della desolazione, predetta dal  profeta Daniele, posta dove non dovrebbe essere (chi legge intenda),  allora coloro che saranno nella Giudea fuggano ai monti. 15 E chi sarà  sul tetto di casa non scenda, né entri in casa a prendere qualcosa da  casa sua. 16 E chi sarà nei campi non torni indietro a prendersi il  vestito. 17 Or guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in  quei giorni! 18 E pregate che la vostra fuga non avvenga d'inverno. 19  Perché in quei giorni vi sarà una grande tribolazione, la più grande che  sia mai venuta dall'inizio della creazione fatta da Dio fino ad oggi,  né mai più vi sarà. 20 E se il Signore non avesse abbreviato quei  giorni, nessuna carne si salverebbe; ma a motivo degli eletti, che egli  ha scelto, il Signore ha abbreviato quei giorni. 21 Allora, se qualcuno  vi dirà: "Ecco qui il Cristo"; ovvero: "Eccolo là", non gli credete. 22  Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e  prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 23 Voi però  state attenti; ecco, io vi ho predetto ogni cosa».

Il sermone profetico (seguito): Il ritorno del Figlio dell'uomo
24  «Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la  luna non darà il suo splendore; 25 le stelle del cielo cadranno e le  potenze che sono nei cieli saranno scrollate. 26 Allora vedranno il  Figlio dell'uomo venire nelle nuvole, con grande potenza e gloria. 27  Egli allora manderà i suoi angeli e raccoglierà i suoi eletti dai  quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo.  28 Or dal fico imparate questa similitudine: quando i suoi rami  diventano teneri e spuntano le prime foglie, voi sapete che l'estate è  vicina. 29 Così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate  che egli è vicino, proprio alle porte. 30 In verità vi dico che questa  generazione non passerà, prima che tutte queste cose siano avvenute. 31  Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

Il sermone profetico (fine): La vigilanza
32  «Ma quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, né gli  angeli nel cielo né il Figlio, ma solo il Padre. 33 State attenti,  vegliate e pregate, perché non sapete quando sarà quel momento. 34 È  come se un uomo, andando in viaggio, lasciasse la propria casa, dandone  l'autorità ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e al portinaio  ordinasse di vegliare. 35 Vegliate dunque, perché non sapete quando il  padrone di casa verrà; se di sera, a mezzanotte, al cantar del gallo o  al mattino; 36 perché, venendo all'improvviso, non vi trovi  addormentati. 37 Ora, ciò che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!».

La congiura dei sacerdoti
14:1  Ora, due giorni dopo era la Pasqua e la festa degli Azzimi; e i capi  dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di prendere Gesù con  inganno e ucciderlo. 2 Ma dicevano: «Non durante la festa, perché non  succeda un tumulto di popolo».

Il convito di Betania
3  Ora egli, trovandosi a Betania in casa di Simone il lebbroso, mentre  era a tavola, entrò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato  di autentico nardo, di grande valore; or ella, rotto il vaso di  alabastro, glielo versò sul capo. 4 Alcuni si sdegnarono fra di loro e  dissero: «Perché tutto questo spreco di olio? 5 Poiché si poteva vendere  quest'olio per più di trecento denari e darli ai poveri». Ed erano  indignati contro di lei. 6 Ma Gesù disse: «Lasciatela fare; perché le  date fastidio? Ella ha compiuto una buona opera verso di me. 7 Perché i  poveri li avrete sempre con voi; e quando volete, potete far loro del  bene; ma non avrete sempre me. 8 Ella ha fatto ciò che poteva; ha unto  in anticipo il mio corpo per la sepoltura. 9 Ma in verità vi dico che in  tutto il mondo, ovunque sarà predicato questo evangelo, si racconterà  pure in suo ricordo ciò che costei ha fatto».

Il prezzo del tradimento
10  Allora Giuda Iscariota, uno dei dodici, andò dai capi dei sacerdoti,  per consegnarlo nelle loro mani. 11 Ed essi, udito ciò, si rallegrarono e  promisero di dargli del denaro. Così egli cercava un'occasione propizia  per tradirlo.

La cena pasquale
12  Ora, nel primo giorno della festa degli Azzimi, quando si sacrificava  la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a  prepararti da mangiare la Pasqua?». 13 Allora egli mandò due dei suoi  discepoli, dicendo loro: «Andate in città e incontrerete un uomo, che  porta una brocca piena d'acqua; seguitelo. 14 E là dove entrerà, dite al  padron di casa: "Il Maestro chiede: Dov'è la stanza in cui mangerò la  Pasqua con i miei discepoli?". 15 Egli allora vi mostrerà una grande  sala di sopra arredata e pronta; là apparecchiate per noi». 16 I suoi  discepoli andarono e, giunti in città, trovarono come egli aveva loro  detto; e apparecchiarono la Pasqua. 17 Quando fu sera, egli giunse con i  dodici. 18 E, mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: «In  verità vi dico che uno di voi, che mangia con me, mi tradirà». 19 Allora  essi cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: «Sono  forse io?». E un altro disse: «Sono forse io?». 20 Ed egli, rispondendo,  disse loro: «È uno dei dodici che intinge con me nel piatto. 21 Sì, il  Figlio dell'uomo se ne va come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo  per mezzo del quale il Figlio dell'uomo è tradito. Sarebbe stato meglio  per lui, se quell'uomo non fosse mai nato!». 22 E mentre essi  mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo averlo benedetto, lo spezzò e lo  diede loro dicendo: «Prendete, mangiate; questo è il mio corpo». 23 Poi  prese il calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. 24  Quindi disse loro: «Questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto,  che è sparso per molti. 25 In verità vi dico che non berrò più del  frutto della vigna fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di  Dio». 26 E, dopo aver cantato un inno, uscirono, dirigendosi verso il  monte degli Ulivi.

Pietro avvisato
27  E Gesù disse loro: «Voi tutti sarete scandalizzati di me questa notte,  perché sta scritto: "Percuoterò il Pastore e le pecore saranno  disperse". 28 Ma dopo che sarò risuscitato, io vi precederò in Galilea».  29 E Pietro gli disse: «Anche se tutti gli altri si scandalizzassero di  te, io non mi scandalizzerò». 30 E Gesù gli disse: «In verità ti dico  che oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi  rinnegherai tre volte». 31 Ma egli con più fermezza diceva: «Anche se  dovessi morire con te, non ti rinnegherò affatto». Lo stesso dicevano  pure tutti gli altri.

Gesù nel Getsemani
32  Poi essi arrivarono ad un luogo chiamato Getsemani; ed egli disse ai  suoi discepoli: «Sedete qui, finché io abbia pregato». 33 Quindi prese  con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, e cominciò ad essere preso da timore e  angoscia; 34 e disse loro: «L'anima mia è grandemente rattristata, fino  alla morte; rimanete qui e vegliate». 35 E, andato un poco avanti, si  gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, si allontanasse da lui  quell'ora. 36 E disse: «Abba, Padre, ogni cosa ti è possibile; allontana  da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che tu vuoi».  37 Quindi, tornato indietro, trovò i discepoli che dormivano e disse a  Pietro: «Simone, dormi? Non hai avuto la forza di vegliare una sola ora?  38 Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; certo lo spirito è  pronto, ma la carne è debole». 39 Se ne andò di nuovo e pregò, dicendo  le medesime parole. 40 Ritornato, trovò i discepoli nuovamente  addormentati, perché i loro occhi erano appesantiti e non sapevano che  cosa rispondergli. 41 Infine, ritornò per la terza volta e disse loro:  «Dormite pure ora e riposatevi; basta! L'ora è giunta. Ecco, il Figlio  dell'uomo è consegnato nelle mani dei peccatori. 42 Alzatevi, andiamo;  ecco, colui che mi tradisce è vicino».

Arresto di Gesù
43  E in quell'istante, mentre egli parlava ancora, giunse Giuda, uno dei  dodici, e con lui una gran turba con spade e bastoni, mandata dai capi  dei sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. 44 Or chi lo tradiva aveva  dato loro un segnale, dicendo: «Quello che bacerò è lui. Pigliatelo e  conducetelo via sotto buona scorta». 45 E, come fu giunto, subito si  accostò a lui e disse: «Rabbi, Rabbi»; e lo baciò caldamente! 46 Essi  allora gli misero le mani addosso e lo arrestarono. 47 E uno dei  presenti trasse la spada, percosse il servo del sommo sacerdote e gli  recise un orecchio. 48 Allora Gesù, rispondendo, disse: «Siete venuti  con spade e bastoni per catturarmi, come se fossi un brigante? 49  Eppure, ogni giorno ero in mezzo a voi nel tempio ad insegnare, e voi  non mi avete preso; ma questo è avvenuto perché si adempissero le  Scritture!». 50 Allora i discepoli, abbandonatolo, se ne fuggirono  tutti. 51 Ed un certo giovane lo seguiva, avvolto in un lenzuolo sul  corpo nudo, ed essi lo afferrarono. 52 Ma egli, lasciato il lenzuolo, se  ne fuggì nudo dalle loro mani.

Gesù davanti al sinedrio
53  Essi allora condussero Gesù dal sommo sacerdote, presso il quale si  radunarono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. 54 E  Pietro lo seguì da lontano fin dentro il cortile del sommo sacerdote,  dove si mise a sedere con le guardie, scaldandosi vicino al fuoco. 55  Ora i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche  testimonianza contro Gesù, per farlo morire; ma non ne trovavano. 56  Molti infatti deponevano il falso contro di lui; ma le loro  testimonianze non erano concordi. 57 Allora alcuni, alzatisi,  testimoniarono il falso contro di lui, dicendo: 58 «Noi l'abbiamo udito  dire: "Io distruggerò questo tempio fatto da mani, e in tre giorni ne  edificherò un altro non fatto da mani"». 59 Ma neppure su questo la loro  testimonianza era concorde. 60 Allora il sommo sacerdote, alzatosi in  mezzo all'assemblea, interrogò Gesù, dicendo: «Non rispondi nulla? Che  cosa testimoniano costoro contro di te?». 61 Ma egli tacque e non  rispose nulla. Di nuovo, il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse:  «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?». 62 E Gesù disse: «Sì, io  lo sono. E voi vedrete il Figlio dell'uomo sedere alla destra della  Potenza e venire con le nuvole del cielo». 63 Allora il sommo sacerdote,  stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo ancora di  testimoni? 64 Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». E tutti lo  giudicarono reo di morte. 65 Allora alcuni cominciarono a sputargli  addosso, a bendargli il viso, a dargli degli schiaffi ed a dirgli:  «Indovina». E le guardie lo percuotevano.

Gesù rinnegato da Pietro
66  Or mentre Pietro era giù nel cortile, sopraggiunse una serva del sommo  sacerdote. 67 E, visto Pietro che si scaldava, lo guardò attentamente e  disse: «Anche tu eri con Gesù Nazareno». 68 Ma egli negò dicendo: «Non  lo conosco e non capisco ciò che dici». Uscì quindi fuori nel vestibolo,  e il gallo cantò. 69 Or la serva, vedutolo di nuovo, cominciò a dire ai  presenti: «Costui è uno di loro». 70 Ma egli negò ancora. E, poco dopo,  i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Veramente tu sei uno di loro;  infatti sei Galileo e il tuo parlare lo rivela». 71 Ma egli cominciò a  maledire e a giurare: «Io non conosco quest'uomo di cui parlate». 72 E  il gallo cantò per la seconda volta; allora Pietro si ricordò della  parola che Gesù gli aveva detta: «Prima che il gallo canti due volte, mi  rinnegherai tre volte». E, pensando a ciò, scoppiò a piangere.

Gesù davanti a Pilato
15:1  E al mattino presto, i capi dei sacerdoti con gli anziani, gli scribi e  tutto il sinedrio, tenuto consiglio, legarono Gesù, lo portarono via e  lo consegnarono a Pilato. 2 E Pilato gli domandò: «Sei tu il re dei  Giudei?». Ed egli, rispondendo, gli disse: «Tu lo dici». 3 E i capi dei  sacerdoti lo accusavano di molte cose; ma egli non rispondeva nulla. 4  Pilato lo interrogò di nuovo, dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di  quante cose ti accusano?». 5 Ma Gesù non rispose più nulla, tanto che  Pilato ne rimase meravigliato. 6 Or ad ogni festa era solito rilasciare  loro un prigioniero, chiunque essi chiedessero. 7 Vi era allora in  prigione un tale chiamato Barabba, insieme ad altri compagni ribelli, i  quali avevano commesso un omicidio durante una sommossa. 8 E la folla,  gridando, cominciò a domandare che facesse come aveva sempre fatto per  loro. 9 Allora Pilato rispose loro, dicendo: «Volete che vi liberi il re  dei Giudei?». 10 Perché sapeva che i capi dei sacerdoti glielo avevano  consegnato per invidia. 11 Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla a  chiedere piuttosto che liberasse loro Barabba. 12 E Pilato, prendendo  di nuovo la parola, disse loro: «Che volete dunque che faccia di colui  che voi chiamate il re dei Giudei?». 13 Ed essi gridarono di nuovo:  «Crocifiggilo!». 14 E Pilato disse loro: «Ma che male ha fatto?». Essi  allora gridarono ancora più forte: «Crocifiggilo!». 15 Perciò Pilato,  volendo soddisfare la folla, liberò loro Barabba. E, dopo aver  flagellato Gesù, lo consegnò loro perché fosse crocifisso. 16 Allora i  soldati lo condussero nel cortile interno, cioè nel pretorio, e  convocarono l'intera coorte. 17 Lo vestirono di porpora e, intrecciata  una corona di spine, gliela misero sul capo. 18 Cominciarono poi a  salutarlo dicendo: «Salve, re dei Giudei!». 19 E gli percuotevano il  capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, lo  adoravano. 20 Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e lo  rivestirono delle sue vesti, poi lo portarono fuori per crocifiggerlo.

La crocifissione
21  E costrinsero un passante, un certo Simone di Cirene che tornava dalla  campagna, padre di Alessandro e di Rufo, perché portasse la sua croce.  22 Poi condussero Gesù al luogo detto Golgota che significa: Luogo del  teschio. 23 Gli diedero da bere del vino mescolato con mirra, ma egli  non lo prese. 24 E, dopo averlo crocifisso, spartirono le sue vesti,  tirandole a sorte, per sapere che cosa toccasse a ciascuno. 25 Era l'ora  terza quando lo crocifissero. 26 E l'iscrizione che indicava il motivo  della condanna, posta sopra lui, diceva: "Il re dei Giudei". 27  Crocifissero pure con lui due ladroni, uno alla sua destra e l'altro  alla sua sinistra. 28 Così si adempì la Scrittura che dice: «Egli è  stato annoverato fra i malfattori». 29 E coloro che passavano lì vicino  lo ingiuriavano, scuotendo il capo e dicendo: «Eh, tu che distruggi il  tempio e in tre giorni lo riedifichi, 30 salva te stesso e scendi giù  dalla croce!». 31 Similmente anche i capi dei sacerdoti con gli scribi,  beffandosi, dicevano tra di loro: «Egli ha salvato gli altri, e non può  salvare se stesso. 32 Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla  croce, affinché lo vediamo e crediamo». Anche quelli che erano stati  crocifissi con lui, lo ingiuriavano. 33 Poi, venuta l'ora sesta, si fece  buio su tutto il paese fino all'ora nona. 34 E all'ora nona, Gesù gridò  a gran voce: «Eloì, Eloì, lammà sabactanì?». Che, tradotto vuol dire:  «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». 35 E alcuni degli  astanti, udito ciò, dicevano: «Ecco, egli chiama Elia!». 36 Allora uno  di loro accorse, inzuppò una spugna nell'aceto e, postala su una canna,  gli diede da bere, dicendo: «Lasciate; vediamo se viene Elia a tirarlo  giù». 37 Ma Gesù, emesso un forte grido, rese lo spirito. 38 Allora il  velo del tempio, si squarciò in due, dall'alto in basso. 39 E il  centurione che stava di fronte a Gesù, visto che dopo aver gridato così  aveva reso lo spirito, disse: «Veramente quest'uomo era Figlio di Dio».  40 Vi erano pure delle donne che guardavano da lontano; fra di esse vi  erano Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo il minore e di Iose e  Salome, 41 che lo seguivano e lo servivano quando era in Galilea; e ce  n'erano molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.

Il seppellimento
42  Poi, avvicinandosi ormai la sera, poiché era la Preparazione, cioè la  vigilia del sabato, 43 Giuseppe d'Arimatea, un rispettabile membro del  consiglio, che aspettava anch'egli il regno di Dio, andò coraggiosamente  da Pilato e domandò il corpo di Gesù. 44 E Pilato si meravigliò che  fosse già morto. E, chiamato il centurione, gli domandò se fosse morto  da molto tempo. 45 E, rassicurato dal centurione, concesse il corpo a  Giuseppe. 46 E questi, comperato un lenzuolo e deposto Gesù dalla croce,  lo avvolse nel lenzuolo e lo mise in un sepolcro che era stato scavato  nella roccia; poi rotolò una pietra davanti all'entrata del sepolcro. 47  E Maria Maddalena e Maria, madre di Iose, osservavano dove egli veniva  deposto.

La risurrezione
16:1  Ora, trascorso il sabato, Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo, e  Salome acquistarono degli aromi per andare ad imbalsamare Gesù. 2 La  mattina del primo giorno della settimana, molto presto, vennero al  sepolcro al levar del sole. 3 E dicevano fra di loro: «Chi ci rotolerà  la pietra dall'entrata del sepolcro?». 4 Ma, alzando gli occhi, videro  che la pietra era stata rotolata, sebbene fosse molto grande. 5 Entrate  dunque nel sepolcro, videro un giovanetto che sedeva dal lato destro,  vestito di bianco, e rimasero spaventate. 6 Ed egli disse loro: «Non vi  spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; è  risuscitato, non è qui; ecco il luogo dove l'avevano posto. 7 Ma andate a  dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo  vedrete come vi ha detto». 8 Ed esse, uscite prontamente, fuggirono via  dal sepolcro, perché erano prese da tremore e stupore; e non dissero  nulla a nessuno, perché avevano paura.

Le apparizioni di Gesù risorto
9  Ora Gesù, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della  settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale aveva scacciato  sette demoni. 10 Ed ella andò e l'annunciò a quelli che erano stati con  lui, i quali erano afflitti e piangevano. 11 Ma essi, sentendo dire che  era vivo e che era stato visto da lei, non credettero. 12 Dopo queste  cose, apparve in altra forma a due di loro, che erano in cammino verso  la campagna. 13 Anch'essi andarono ad annunziarlo agli altri; ma non  credettero neppure a loro. 14 Infine apparve agli undici mentre erano a  tavola e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore,  perché non avevano creduto a coloro che lo avevano visto risuscitato. 15  Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo a  ogni creatura; 16 chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma  chi non ha creduto, sarà condannato. 17 E questi sono i segni che  accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i  demoni, parleranno nuove lingue; 18 prenderanno in mano dei serpenti,  anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male;  imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno». 19 Il Signore  Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e si assise  alla destra di Dio. 20 Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto,  mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni  che l'accompagnavano. Amen.
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